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Herzlich Willkommen in Val di Fassa! – Seconda parte

Ci eravamo lasciati qui tra corse, cascate, boccali di birra ed una buonanotte con tanti sogni d’oro.
 
Ci svegliamo l’indomani con il tempo non proprio bello ma ci prepariamo impavidi, per raggiungere sua maestà il Sass Pordoi: la terrazza delle Dolomiti, meta unica al mondo raggiungibile dal Passo Pordoi con una funivia che in 4 minuti porta a 2950 metri di quota….e da lì una vista mozzafiato sulla Marmolada, il Catinaccio, il Sassolungo e più lontano l’Ortles, il Cevedale e le montagne svizzere.
 
Quanto basta per farmi ritornare la solita scimmia da montagna
 
Arriviamo in cima al Passo Pordoi e con grande felicità dell’equipaggio troviamo ancora un po’ di neve.

Con grande rammarico constatiamo che…”qualcuno” ha rubato il Sass Pordoi e ne cela tutti i contorni….

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Decidiamo pertanto di raggiungere il punto in cui il passo scollina andando in esplorazione.
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Altra foto di rito col monumento a Fausto Coppi
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Tappa d’obbligo nel negozietto per l’acquisto delle cartoline rese poi uniche con il timbro del passo

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L’aria frizzantina si fa sentire e quindi, per scaldarci, decidiamo di camminare e di andare a visitare il cimitero militare tedesco dove sono sepolti i caduti della I e II Guerra mondiale. 
Un luogo ameno e silenzioso  complice anche il panorama che lo circonda.

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Entriamo 

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Ma la parte sensibile della famiglia ci esorta ad uscire in fretta perchè “questopostomifaunpopaura” e perchè c’è molta voglia di correre e di esplorare….
 
Se poi la gara è “chivedepiùmarmottevince” allora il gioco si fa duro…
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 E dopo averne avvistate DAVVERO tantissime, mentre il cielo si apre un po’ tentiamo la fortuna e ritorniamo indietro per vedere se la vista si è liberata almeno parzialmente…

Ed è così che i nostri occhi vedono questo spettacolo per il quale non servono altre parole…

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Spostiamo il camper e lo parcheggiamo con la dinette  che ha il tavolo grande rivolta su questo lato e pranziamo con questa vista.

Poi ripartiamo per raggiungere un nuovo passo, il Passo Sella: quello cioè che mette in comunicazione Canazei con Selva di Val Gardena

Meta amata dagli escursionisti, questo passo porta all’area naturalistica detta “La città dei Sassi“, uno spettacolo della natura che si trova all’ombra del Sassolungo e che si è originata dalla miriade di massi che, centinaia di anni fa caddero dalla montagna.

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Una vista quella che godiamo da qui che, pur offuscata dal maltempo si fa “sentire” in tutta la sua imponenza…


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E quando scendiamo poco più in basso il tempo ci fa un regalo.
Il cielo si fa terso e i raggi del sole illuminano queste montagne che si svelano un tutto il loro splendore.

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Percorriamo la Valle Gardena e ci lasciamo alle spalle il panorama volgendo ogni tanto lo sguardo indietro per imprimere per sempre nella mente le immagini di ciò che abbiamo visto.

Riprendiamo definitivamente la strada che ci porterà a casa con il cuore pieno di cose belle.

Un bel  parchetto in autogrill ci viene in aiuto in un momento di stanchezza dell’equipaggio

 

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E quando non bastano gli scivoli e le altalene, ci pensa la fantasia…

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Daniela

Moglie, Mamma di tre ragazze, insegnante, amante dei viaggi avventura on the road. Montagna, oudoor e tutto il bello che c'è nell'andare alla scoperta di luoghi nascosti

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