La diga del Vajont
Ed invece, prima che tutto accadesse, questo angolo di paradiso si presentava agli occhi di tutti così:
Per capire meglio, per comprendere da dove il silenzio che sentiamo dentro arriva ruggendo come un leone, ci avviciniamo alla diga e con i brividi a fior di pelle restiamo faccia a faccia con lei.
– Un mostro – penso io….
– Un capolavoro dell’ingegneria italiana – pensa mio marito….
Punti di vista…
Anche qui i richiami alla tragedia sono visibili ovunque
Sono scolpiti sulle case, nei cuori e nella memoria di tutti.
Ma anche il paesaggio circostante parla e mostra ancora, qua e là, il segno indelebile della furia dell’onda.
Con il cuore davvero pesante lasciamo il luogo da dove tutto partì e percorrendo idealmente la strada che la furia dell’acqua percorse in quei quattro minuti, raggiungiamo Longarone.
Una città nuova, moderna, una città completamente ricostruita.
E da lì volgiamo lo sguardo verso quella “V” che le due montagne formano e dentro le quali si trova incastonata la diga.
Il tempo con i nuvoloni minacciosi certo non aiuta ad alleggerire l’animo e gli occhi non riescono a togliere lo sguardo.
E’ allora che torna alla mente l’arcobaleno di bandierine.
Le bandierine dei bambini del Vajont…
E ci si rende conto che l’unico modo per alleggerire il cuore è non dimenticare….
Note tecniche
Per dormire in camper
Il parcheggio nelle immediate vicinanze della diga è vietato ai camper. E’ necessario proseguire alcune centinaia di metri per trovare uno spiazzo sterrato, in leggera pendenza, ma con vista sulla diga. Più avanti, a Erto, è segnalato un parcheggio che non abbiamo visitato.
Per la notte ci siamo spostati, dietro consiglio di una famiglia di amici camperisti, a Barcis, in Val Cellina. Lasciando la diga alle spalle si percorre la valle del Vajont fino a Cimolais, per poi scendere costeggiando il fiume Cellina fino a Barcis.
L’area sosta comunale è tra il cimitero e il lago artificiale, con una ventina di ampi stalli, allaccio alla rete elettrica camper service, vicinissima al paese. WiFi gratuito previa registrazione sul portale del comune. Il pagamento è automatizzato, con parchimetro.
Per la visita ai luoghi:
La diga
Arrivati alla diga, nei pressi del parcheggio, c’è un ufficio informazioni dove prenotare le visite guidate. Per informazioni potete visitare questo sito
Il museo Longarone Vajont attimi di storia
Si trova a Longarone, vicino alla stazione. Per info sugli orari, cliccate qui
Il cimitero delle vittime del Vajont
Per info su orari cliccate qui
5 COMMENTS
Due Ingiroblog
9 anni agoGià, importante è non fermarsi !! Anche noi "un domani" abbiamo in mente un camper 😉
daniela scerri
9 anni agoGrazie Minerva. Io quel viaggio l'ho sempre nel cuore, credo non potrò mai dimenticare….
Quattro TonidiVerde
9 anni agoCi sono stata anch'io, ma non ho approfondito la visita come avete fatto voi. Il tuo racconto è davvero emozionante.
Mai dimenticare queste tragedie, non potevi fare cosa migliore per onorare tutti quei morti. Brava!
Minerva
daniela scerri
9 anni agoGrazie per i complimenti, ora andrò a leggere con piacere il vostro! Mi fa sorridere e mi piace il vostro nome: due in giro….mi ricorda tanti bei momenti quando, anche noi in giro eravamo solo due…ora siamo un piccolo esercito ma l'importante è sempre "essere in giro"! Un abbraccio!
Due Ingiroblog
9 anni agoDavvero complimenti per l'articolo. Anche noi ne abbiamo scritto uno, ma il vostro è davvero toccante, ci ha fatto venire i brividi.
E poi con il meteo che avete trovato sicuramente vi ha fatto venire ancora "più male al cuore".
dueingiro.blogspot.it