Mi dispiace un po’…è lì che la mamma mi aveva comprato quei vestitini carini, l’abito per la Prima Comunione, le calze di pizzo bianche con la riga dietro…
Ma è così vanno le cose: il vecchio che cede il passo al nuovo…e non si può sempre vivere di nostalgia…
Ma la biblioteca quella invece è ancora così. Non è cambiata per quanto io ricordi…
Quanti pomeriggi con il papà passati a leggere fiabe e racconti…
E che stupore per le mie bimbe percorrere corridoi con così tanti libri…per noi che abitiamo in un paesino fa un certo effetto vedere una biblioteca così ricca!
Note tecniche
Reggio Emilia, da sempre riconosciuta all’avanguardia per i suoi asili e per il suo sistema pedagogico conosciuto anche all’estero con il nome di Reggio Style è, a tutti gli effetti, una città visitabile e godibile con bambini.
Il centro si presta ad una visita piacevole e soprattutto istruttiva per raccontare ai bambini la storia della Bandiera italiana. Nella sede del Comune si trova infatti il Museo del Tricolore (che purtroppo noi non abbiamo vistato per motivi di tempo) e la Sala del Tricolore.
La Sala del Tricolore è visitabile ma si consiglia di verificare telefonicamente la disponibilità in quanto è spesso occupata per via dei matrimoni che vi si celebrano.
Per informazioni dettagliate su orari e visite cliccate qui.
Prima della nostra partenza ho mostrato alle bambine un cartone animato proprio sulla nascita della bandiera che le ha aiutate a comprendere meglio la storia ed i fatti accaduti. Per chi volesse vederlo lo può trovare cliccando qui.
Non lasciate la città senza aver assaggiato un pezzo di Erbazzone, una chizza, o un il gnocco fritto. Per pranzo o cena c’è solo l’imbarazzo della scelta ma senza dubbio mi butterei sulla pasta fresca (eventualmente ripiena) che qui davvero mette in crisi chiunque abbia deciso di mettersi a dieta!
Per dormire in camper:
E’ possibile sostare all’ex Foro Boario raggiungendo poi il centro con la navetta gratuita.
Oppure (come abbiamo fatto noi) sostare in Via Cecati (ampio parcheggio in piano).
Da lì è possibile raggiungere in dieci minuti il centro a piedi oppure con una comoda navetta anche in questo caso gratuita.
2 COMMENTS
daniela scerri
10 anni agoGrazie Due volte Mamma! I luoghi dell'infanzia hanno davvero un sapore diverso…forse perché ( e ne sono convinta) gli occhi dei bambini riescono a vedere cose che i grandi non sanno più cogliere…
Due volte Mamma
10 anni agoChe meraviglia questo post…i perchè, anche io come te, ho dei bellissimi ricordi, legati alla mia infanzia, del paese in cui sono cresciuta, sperso tra le montagne bellunesi…Con le tue descrizioni, mi hai riportato alla mente tanti bei momenti, e spero di poter portare i miei bimbi alla scoperta di quei luoghi a me così cari (l'ho già iniziato a fare, ma sono così piccoli che ancora non capiscono…)