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Lago Palù in inverno: neve per bambini di tutte le età

Andare al Lago Palù con le ciaspole è un’esperienza indimenticabile per grandi e piccoli.

Il Lago Palù: un classico per chi vive in Lombardia e decide di trascorrere una giornata nella neve in Valmalenco. Un’escursione semplice, senza pericoli, ma allo stesso tempo gratificante per la bellezza del punto di arrivo: il lago, appunto, che in inverno sarà ghiacciato ed innevato ed  attirerà come una calamita i vostri bambini.

Lago Palù in inverno con bambini.

Se desiderate trascorrere una giornata sulla neve in pieno contatto con la natura questo è il luogo ideale.

Il Lago Palù e l’omonimo rifugio: come arrivare a seconda dell’età dei vostri bambini

Lago Palù in inverno con bambini.

Il Lago Palù vi permetterà di vivere una giornata sulla neve assaporando una montagna con la M maiuscola: il rifugio si trova infatti a 1965 metri: i vostri bambini respireranno aria buona e frizzante e potranno ossigenarsi dopo una settimana di scuola e di impegni.

A seconda delle loro età, attitudine alla montagna e voglia di camminare, potrete raggiungere il rifugio Palù in due modi:

  • Ciaspolando
  •  In funivia.

In entrambi i casi dovrete camminare ma se deciderete per la funivia il percorso sarà breve e molto facile.

Lago Palù opzione 1: con le ciaspole con bambini grandicelli

Lago Palù in inverno con bambini.

Se volete regalarvi una ciaspolata facile e divertente in compagnia dei vostri figli dovrete raggiungere il Lago Palù dalla località San Giuseppe incamminandovi dal sentiero che parte nei pressi del Ristorante Sasso Nero. Non sarà difficile trovarlo in quanto dallo stesso piazzale partono gli impianti di risalita per la Ski area. Se non l’avete ancora fatto e volete partire ben equipaggiati, scaricate gratuitamente la check list con tutto l’occorrente per ciaspolare con bambini QUI

Lago Palù in inverno con bambini.

Il sentiero è ben tracciato e grazie alle segnalazioni non avrete difficoltà ad imboccare la giusta via.

Lago Palù in inverno con bambini.

Nel primo tratto abbiamo seguito il sentiero classico poi, con la voglia di addentrarci nel bosco, abbiamo sperimentato il “fuoripista” per poter indossare le ciaspole. Se non vi sentite sereni, procedete per la via classica, non resterete comunque delusi. Per quel che riguarda la deviazione vi informiamo che non è segnalata ma potrete tranquillamente decidere per questa alternativa prendendo un qualsiasi sentiero laterale. In ogni caso arriverete al lago. Ed il bosco sarà un incanto con i pini dalle fronde appesantite dalla neve e sarà uno spettacolo godere della coltre immacolata perché non calpestata ancora da nessuno.

Lago Palù in inverno con bambini.

Nell’ultimo tratto il sentiero si fa più ripido ma per questo forse più avvincente. Un cartello giallo vi avviserà….siete finalmente arrivati!

Lago Palù in inverno con bambini.

E potrete finalmente riposarvi e godere di una vista spettacolare!

Lago Palù in inverno con bambini.

Il Lago Palù in inverno- Ph Credits Stefano Tomba

All’interno del rifugio non mancherà la buona cucina, il calore della vita da montagna ed una atmosfera davvero piacevole.

Informazioni pratiche riassuntive sulla ciaspolata

  • Partenza da San Giuseppe (SO)
  • Tempo: 1.30 (soggettivo)
  • Dislivello: 490 mt
  • Difficoltà: Escursionistico

Come diciamo sempre, tempi di percorrenza, percezione della difficoltà del sentiero e della fatica nel percorrerlo sono soggettivi. Tenete conto, nel valutare se i bambini saranno in grado di sostenere la ciaspolata, i metri di dislivello. Comunque, tanto per darvi l’idea, la nostra Matilde di sei anni l’ha percorso interamente in autonomia.

Lago Palù in inverno con bambini.

Lago Palù opzione 2: in funivia con bambini piccoli

Se siete una famiglia con bambini piccoli la meta del Lago Palù non vi sarà negata. Potrete raggiungerlo prendendo la funivia che parte da Chiesa Valmalenco. Eviterete buona parte del dislivello anche se, dall’arrivo della funivia, dovrete comunque camminare per un breve tratto di circa trenta minuti. Non abbiamo sperimentato di persona questa modalità, pertanto vi riportiamo i riferimenti del sito RIFUGI DI LOMBARDIA al quale facciamo spesso riferimento per studiare le nostre mete.

Informazioni pratiche riassuntive sul percorso in funivia

  • Partenza: Chiesa Valmalenco (SO)
  • Arrivo: Funivia Palù
  • Dislivello Funivia – Rifugio Palù: 120 mt
  • Tempo di percorrenza: 30 minuti (soggettivo)
  • Difficoltà: Turistico

Il percorso non rappresenta nessuna difficoltà e vi permetterà di osservare la meraviglia del lago e di intravedere in lontananza il rifugio nascosto  tra le fronde dei pini.

Lago Palù in inverno con bambini.

Se i vostri bambini sono piccoli, non dimenticate la  portantina o, se davvero piccini, la fascia portabebè: anche se il percorso è breve potrebbe essere troppo per loro se molto piccoli.

In qualsiasi modo l’abbiate raggiunto, il Rifugio Palù con il suo meraviglioso lago, vi entrerà nel cuore.

 

e quando sarà ora di tornare?

avrete due opzioni entrambe davvero a misura di bambini.

Lago Palù in inverno con bambini.

La motoslitta del rifugio che vi riporterà direttamente alla seggiovia o, se vi siete portati una “paletta” nello zaino (ma va benissimo anche il rudimentale ma sempre utile sacco della spazzatura)….con una scivolata sarete in brevissimo tempo a casa: la via del ritorno è praticamente tutta in discesa. Vuoi mettere??!!!!
Lago Palù in inverno con bambini.

Dove dormire in camper per salire al Lago Palù con le ciaspole 

Dovendo percorrere il sentiero a piedi, siamo partiti da San Giuseppe. Siamo arrivati la sera prima ed abbiamo sostato nel parcheggio della seggiovia. Non è perfettamente in piano ma noi ci siamo adattati. Nel caso in cui voleste invece dormire in area sosta, la troverete a Chiesa Valmalenco. Tutte le informazioni le trovate QUI

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Daniela

Moglie, Mamma di tre ragazze, insegnante, amante dei viaggi avventura on the road. Montagna, oudoor e tutto il bello che c'è nell'andare alla scoperta di luoghi nascosti

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6 COMMENTS

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    Guido

    Scrivo qui, perché a qualcuno lo devo raccontare. Domenica 22 febbraio, bambina malata. Si sta a casa? No. Chiedo a Giulio se vuole venire in montagna….a sciare, dice lui? No, a ciaspolare, dico io.
    Meta vicina, culmine san Pietro, Valsassina. Arrivo a Moggio e vedo l’orrore: una fiumana di gente in coda per la funivia di Artavaggio, con bambini disperati, mamme nevrasteniche e papà alla ricerca di un parcheggio. Ma dico, possibile che viviamo in un mondo di pecore? Basito da questo visione, punto dritto alla nostra meta, ovvero 10-15 km dopo la ressa. Parcheggio, inforchiamo le ciaspole e a metà strada Giulio mi dice: “Papà, che bel panorama”. Il cuore mi si riempie e aggiungo: guarda che sei fortunato. Mica tutti i bambini fanno queste cose!
    (Se non è la sezione giusta, lo puoi togliere)

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      Daniela
      AUTHOR

      Ma no che non lo tolgo!!!!! Anzi questo commento mi piace un sacco perchè ci fa sentire meno soli!!!! Grande Guido e bravissimo Giulio…i bambini fortunati sono quelli come te che vanno oltre la mischia e sanno godere del silenzio della natura. Culmine san Pietro bellissimo! Fatto d’estate. Le nostre ragazze hanno passato il pomeriggio a giocare con il vento e due foulard che volavano come aquiloni. What else? Fortunate, no! Un caro abbraccio Guido e grazie per essere passato di qui!

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      elisa

      E’ successo anche noi, stessa cosa, stesso posto… considerando che quelle zone le conosciamo moooolto bene. Arriviamo alla funivia e orrore , una fila che se stavamo li con i nostri 3 bambini ad aspettare arrivavamo su a mezzogiorno!!
      Poco male, passeggiatina tranquilla verso il culmine di S. Pietro e li, giochi nella neve e nel bosco in tranquillità.
      Risultato: bambini felici e genitori in relax nella montagna più vera. Cosa vuoi di più??

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        Daniela
        AUTHOR

        Tante volte la risposta e lì dietro l’angolo. Basta avere occhi per cercarla e trovarla! Ciao!

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    elisabetta

    ciao, un’informazione: la passeggiata lungo il sentiero da San Giuseppe mi sembra di capire che si possa percorrere anche senza ciaspole? Giusto? Grazie

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      Daniela
      AUTHOR

      Ciao Elisabetta! Quando l’abbiamo fatta noi non era caduta ancora tanta neve quindi le ciaspole non erano necessarie sul sentiero canonico. Piuttosto, visto che il fondo era ghiacciato, sarebbero stati utili i ramponi. Non so dirti se di solito la strada è battuta al punto da non servire le ciaspole. Noi quando andiamo le portiamo sempre, al massimo non le indossiamo (così come i ramponi daper il ghiaccio) Ti consiglio di chiamare il rifugista (noi di solito facciamo così) e verificare le condizioni del manto nevoso prima di partire. I contatti del rifugio sono questi: 0342452201 – (+39) 0342453030 – (+39) 3331639561
      Ciao!

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