Primavera è sinonimo di rinascita e di risveglio dopo il torpore invernale. E’ la natura che, sbucando dai ghiacci e dalla terra indurita dal gelo, chiede con prepotenza di uscire allo scoperto in tutta la sua bellezza.
Un’esplosione di colori invade la terra: toni di giallo, di rosa acceso e di lilla si incontrano con il verde smeraldo dei prati dai quali fa capolino l’erba fresca bagnata dalla rugiada.
In alta montagna, questo processo avviene in modo lento. Esso, infatti, prima di esplodere nel suo effetto dirompente di mille mila colori, passa dal bianco candido della neve al grigio freddo del ghiaccio. Lo strato superficiale dei laghi si riempie di crepe che sembrano essere infinite grandi ragnatele. Poi, i pezzi di ghiaccio si allontanano uno dall’altro galleggiando come grandi chiatte e si spingono talvolta a riva. Si comincia a sentire, sotto lo strato duro del ghiaccio, il fluire delle acque dei ruscelli. E’ questa la primavera d’alta montagna. Un lento risveglio percepibile solo dagli occhi attenti in grado di vedere oltre il bianco e il grigio del rigido inverno.
Siamo stati protagonisti di questo risveglio e, spostandoci in camper su e giù per i più bei passi del Trentino, abbiamo assaporato una natura selvaggia in alta quota, pronta ad esplodere in tutta la sua bellezza. Ecco dunque il nostro itinerario sulle Dolomiti alla scoperta del disgelo in Trentino. Abbiamo trovato una montagna silenziosa, lontanissima dal caos delle vacanze natalizie e quindi godibile in tutta la sua prorompente bellezza. Ci siamo misurati con paesaggi mozzafiato nella più totale solitudine. E avvolti da tutto quel silenzio, abbiamo ascoltato il risveglio della natura…un’esperienza indimenticabile da vivere almeno una volta nella vita.
I contenuti di questo articolo:
Disgelo in Trentino, I tappa: il Lago di Braies
Il Lago di Braies è un lago alpino a 1.496 metri slm che si trova in Alta Val Pusteria e precisamente nella parte settentrionale del Parco di Fanes – Senes – Braies. Si tratta di uno dei più grandi laghi naturali delle Dolomiti.
Ci ha accolto in una giornata grigia di pioggia che però non è riuscita ad impedirci di godere della bellezza di questo luogo. Il lago, in questa stagione ormai libero dalla neve, si presenta ai nostri occhi parzialmente ghiacciato. I toni verde smeraldo delle stagioni calde lasciano spazio alle sfumature carta da zucchero regalandogli un aspetto magico. Di fronte a noi, la parete rocciosa dell’imponente Croda del Becco dalla quale, complice il rialzo delle temperature, abbiamo visto cadere numerose micro valanghe annunciate dal caratteristico e un po’ inquietante rombo.
Cosa fare al lago di Braies: il giro attorno al lago
A primavera inoltrata, nella casetta di legno stile palafitta, si possono noleggiare le barche a remi per fare un giro sul lago. Nel periodo del disgelo questo non è possibile ma quello che potete fare è percorrere il sentiero che costeggia tutto il lago. Il percorso è molto suggestivo e vi permetterà di godere del panorama da diverse angolazioni. Osserverete – là dove lo sterrato si snoda nella parte alta della montagna – la maestosità del lago in tutta la sua grandezza; in altri punti del percorso potrete anche scendere a riva ed osservare dalle spiaggette della sponda sud, gli iceberg galleggiare e muoversi verso di voi.
Info tecniche del giro attorno al lago di Braies
Partenza: Albergo Lago di Braies
Dislivello: 50 m
Lunghezza: 3,6 km
Tempo di percorrenza: 1½ h (soggettivo)
Terminato il giro ci siamo spostati con il camper in direzione Lago di Misurina.
Disgelo in Trentino, II Tappa: una notte al lago di Misurina
Misurina – frazione di Auronzo di Cadore – è detta anche (non a torto) Perla delle Dolomiti . La bellezza di questo luogo toglie il fiato al visitatore in qualsiasi stagione dell’anno. Arrivati al lago, noterete subito la differenza dello spessore del ghiaccio rispetto al lago di Braies. Ci siamo alzati di quota; siamo a 1756 metri slm. Lo spessore del ghiaccio è maggiore ed il panorama decisamente più invernale e tipico dell’alta montagna.
Se arriverete durante il disgelo, vi troverete davanti ad un paese addormentato. Pochissimi i negozi aperti, assenza totale di servizi navetta (bus o motoslitte) che di solito portano alle celebri Cime di Lavaredo. E’ bassa stagione, ci hanno detto. Tutto è fermo in attesa di riprendere il ritmo frenetico all’arrivo dei turisti in vacanza.
La bassa stagione, nonostante la delusione iniziale, vi regalerà in realtà, la vera natura magica di questo luogo: silenzio ovattato, il verso di qualche papera ed un’aria fina e pulita: il famoso microclima che lo rende famoso in tutto il mondo e che è diventato punto di forza del Centro Pediatrico Pio XII – il caseggiato giallo che fa da sfondo a molte cartoline di Misurina – polo d’eccellenza per la cura delle malattie respiratorie infantili.
Abbiamo sostato per la notte nell’area di sosta sita in prossimità della strada che porta alle Tre CIme di Lavaredo. Il centro di Misurina si trova a 200 mt. (GPS: Lon. E12.25662 Lat. N46.58874 )
Non dimenticate che su tutto il lago e nell’intero comune di Auronzo, del quale Misurina fa parte, c’è divieto di sosta camper per le 24 ore!
Disgelo in Trentino, III tappa: su e giù dai passi più suggestivi del Trentino. Passo Falzarego, Passo Gardena e sosta a Passo Sella.
A questo punto dell’itinerario vi sarete acclimatati e saprete esattamente cosa significa disgelo in Trentino. Se vi va di alzare il tiro e godervi la bellezza prepotente delle alte quote in questa stagione, allora non vi resta che decidere di avventurarvi su e giù dai passi alpini della zona. Vi tufferete ancora nella neve, nelle rigide temperature invernali e ascolterete lassù, nella più totale solitudine, la voce della primavera sussurrare ancora un po’ assopita sotto il freddo manto nevoso.
Vi troverete immersi nel nulla e sarà pace. Pace vera.
Mettete in conto di trascorrere un po’ di tempo guidando, ma ne varrà la pena. Nel nostro itinerario abbiamo percorso il Passo Falzarego che mette in comunicazione l’alto Agordino con Cortina d’Ampezzo e che , tramite il passo Valparola, vi porterà dal Veneto al Trentino Alto Adige.
Dal Passo Valparola, con raffiche di vento che facevano volare i fiocchi di neve come farina, siamo scesi al Passo Gardena. Ci siamo trovati completamente avvolti dalle maestose cime delle montagne. Una sorta di canyon attraverso il quale si snoda la strada del passo che, raggiungendo la quota di 2.121 metri slm, mette in collegamento la Val Gardena e la Val Badia. Cime ancora innevate ed un paesaggio bello da togliere il respiro.
Come ultima tappa, dal Passo Gardena, ci siamo diretti al Passo Sella per godere della vista incantevole sul Sassolungo. Il Passo Sella mette in comunicazione la Val Gardena con la Val di Fassa ed è un luogo molto comodo per la sosta in quanto, proprio davanti alla funivia Sassolungo, c’è una piccola zona dedicata alla sosta in camper. Il passo, inoltre, è un buon punto di sosta per chi ha bambini perché, attraversando la strada dal punto sosta, ci sono tanti prati e quindi c’è molto spazio per il gioco ed il divertimento. In questo periodo i prati sono ancora coperti di neve e quindi, senza pericolo e nella più totale libertà, abbiamo scelto di dare spazio alle nostre bambine che hanno giocato con la neve divertendosi tantissimo con una pala ed un badile.
…dando a noi grandi la possibilità di ciaspolare davanti ad un paesaggio che difficilmente il cuore potrà dimenticare!
E l’ultimo regalo, il disgelo in Trentino ce lo ha dato proprio qui.
Con un pizzico di follia (e per i nostri lettori aggiungerei anche a nostro rischio e pericolo…) abbiamo deciso di sostare qui per la notte in solitaria….
Una avventura da brividi che per sempre resterà nella nostra memoria con il vento che soffiava forte ed il termometro fuori che è arrivato a segnare i -10 gradi.
Ma che spettacolo scendere in pigiama dal camper, sfidare l’aria gelida per godere dell’enrosadira tutta per noi
Ma che spettacolo la sera lassù. Con il profilo delle montagne che, stagliandosi nel cielo, diventava sempre più scuro
Ma che spettacolo la notte lassù con tutte le stelle del cielo per noi e le cime del Sassolungo a darci la buonanotte.
Che spettacolo. Che follia. Che brividi di emozioni la notte in camper vista Sassolungo.
…e che risveglio quando è il disgelo in Trentino che parla…
E come ultima chicca… (perché il Trentino ha sempre una sorpresa in serbo)…se andando verso casa volete ancora una volta meravigliarvi, spingetevi fino al Lago di Carezza. Famoso per la sua incomparabile Bellezza, in questo periodo è in secca parziale e potrete vedere emergere dalle acque la statua della ninfa Ondina di solito poco visibile perché sommersa dalle acque.
…vi ho convinti? E allora, buon disgelo in Trentino!
4 COMMENTS
Guido
8 anni agoNoi siamo andati in valle Antrona, a godere del disgelo dell’omonimo lago…
spettacolo di Iceberg!
Daniela
8 anni ago AUTHORLa Valle Antrona è nella nostra wish list, ci hanno detto che è stupenda! Spero di riuscire ad andarci presto!!! Segno per il disgelo dell’anno prossimo allora, Guido!
Alessandra Granata
8 anni agoRospo dice: “vedi che queste cose con la tenda non le puoi fare…” e a me non resta che dargli ragione!!
sembra di stare in una fiaba!! Bellissimo <3
Daniela
8 anni ago AUTHORbelli che siete voi rospetti