Attendiamo alla biglietteria con pazienza ed infine ritiriamo la carta d’imbarco grazie alla quale lasceremo Genova e partiremo verso una nuova vita.
Non sempre però tutto va per il verso giusto.
Una voce narrante ci accompagna e ci racconta che a quei tempi poteva succedere di tutto: una tempesta o un’avaria potevano rallentare l’arrivo della nave al porto di Genova, motivo per il quale gli emigranti erano costretti a trovare un alloggio di fortuna: dai frati, dalle suore o nelle locande che, pur di guadagnare, riuscivano a stipare le persone anche nei sottoscala…..
Ma dopo giorni di attesa incerta, finalmente, si può partire.
Attraverso uno schermo interattivo inseriamo il nostro passaporto nella fessura e dialoghiamo con la polizia della dogana….
Entriamo nel ventre della nave. Sentiamo i suoi rumori, ascoltiamo le onde infrangersi contro di essa, sistemiamo le valigie ed iniziamo il nostro viaggio con tanto entusiasmo.
Osserviamo da vicino le cuccette di terza classe. Possiamo anche sederci ed ascoltare, attraverso dei piccoli altoparlanti, le storie degli emigranti. Si tratta di giovani madri con figli al seguito, intere famiglie, monache in partenza per la missione, uomini d’affari e disperati in cerca di un futuro migliore…
Il viaggio all’interno della nave continua passando in rassegna ambienti come l’infermeria, o la cabina dell’ufficiale di comando.
Qui è possibile consultare il registro di bordo e controllare se il nostro passaporto è stato registrato. In caso contrario, stiamo viaggiando come clandestini.
Dopo giorni e giorni di navigazione si arriva alla destinazione.
San Paolo in Brasile, Buenos Aires in Argentina o Ellis Island la porta dell’America.
Lasciamo dunque il piroscafo e cerchiamo di superare l’ultimo ostacolo prima di avviarci verso la nostra nuova vita.
Apprendiamo che prima di arrivare alla dogana in America, gli emigranti dovevano superare una prova che verificava il loro grado di alfabetizzazione. Tentiamo anche noi l’esame e lo superiamo.
Superiamo anche tutti gli esami medici (pidocchi, parassiti ed affini) e arriviamo con trepidazione al verdetto finale.
Davanti a noi due ufficiali che, in lingua inglese, ci pongono delle domande relative al nostro passato ed alle ragioni del nostro viaggio.
Ci chiedono se abbiamo qualcuno che ci accoglie, che orientamento politico abbiamo, che lavoro facciamo…
Le domande prevedono tre opzioni di risposte diverse alle quali siamo chiamati a rispondere pigiando un bottone.
E dopo aver risposto a tutto il questionario ci invitano a sederci e ad attendere.
Ubbidiamo e poi, come molte volte accadeva, il terribile verdetto che mandava in fumo sogni e speranze dopo un viaggio lungo e terribile…
Colgo al volo – immortalandola – l’espressione di mia figlia alla quale dico: non puoi entrare in America, fai un’espressione triste…
Seduti sulla panchina, sconsolati e disperati (per gioco), stremati dal viaggio (per gioco) e senza un futuro (per gioco), terminiamo la nostra visita.
Da una parte, sapere che stiamo giocando ci solleva.
Dall’altra questa cosa ci fa riflettere. Ci fa capire che giocando abbiamo sperimentato le sensazioni dei nostri nonni immedesimandoci, senza quasi accorgerci fino alla fine, nelle loro difficoltà, nelle loro paure, nei loro sogni.
…e magari, domani, con quell’amica che si porta sempre quella merenda strana, da scuola ci usciremo tenendola per mano e raccontando che su una nave abbiamo scoperto – per gioco -che la vita è difficile ma che l’accoglienza, molto spesso rende tutto più facile….
Galata Museo del mare: Informazioni pratiche
Il Galata, Museo del Mare si trova a Genova. Si tratta de più grande museo marittimo del Mediterraneo.
Disposto su tre piani racconta attraverso percorsi interattivi la storia del mare.
Per informazioni su costi ed orari potete cliccare qui.
L’ingresso al Galata Museo del Mare è compreso anche nel pacchetto Acquario Village. Per informazioni su questa offerta potete cliccare qui.
E dopo averlo visitato vi raccomandiamo di non andare via senza aver goduto della vista della città di Genova dalla sua stupenda terrazza panoramica Mirador.
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