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Riflessioni Trekking

Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini: una grande storia d’amore

Noi genitori non dovremmo mai essere soli nel nostro percorso educativo.
Non per mancanza di capacità, quanto per la consapevolezza di non sentirsi abbandonati.
Che mestiere difficile il nostro! Quanti dubbi, quante domande, quanti punti interrogativi.
 
Eppure se ti scopri a percorrere la strada in compagnia, la metà della fatica è compiuta. 
Il passo si fa più leggero, la meta meno difficile.
 
Circondarci di persone positive, di persone che avessero voglia di fare, di condividere un obiettivo comune, ci ha fatto stare bene. 
Ha dato nuovo slancio ai nostri progetti, al nostro modo di vivere, di pensare e di vedere le cose.
 
Tante esperienze ci hanno attraversato e ci hanno aiutato a crescere come genitori.
Tra queste, sicuramente, la decisione di iscrivere le nostre figlie alla sezione CAI del paese.
La decisione di “lasciarle andare” (mica facile, eh!!!), di affidarle a qualcuno (che non sia mamma e papà…) per andare alla scoperta del mondo che c’è là fuori.
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
Posso dire che per me non è stato facile?
Eh no, per niente! 
Avevo paura che sarebbe stata troppo dura, che non sarebbero riuscite a portare gli zaini pesanti, che si sarebbero bagnate sotto la pioggia, che avrebbero avuto freddo, che…..

Dopo qualche tempo, guardando i loro occhi al ritorno dalle gite ed osservando il loro entusiasmo, ho capito che avevamo fatto la cosa giusta.
 
E mi sono resa conto che anche per me, come madre, fosse giunto il momento di prepararmi al decollo delle mie ragazze
 
Ho capito che avrei dovuto mettere da parte le mie paure, le mie paturnie e…lasciarle andare.
 
E così…sono diventata grande.
 
Ho imparato ad affidarle a chi, per vocazione ed amore, decide, la domenica mattina, di alzarsi la mattina presto, di prendere un pullman per portare i bambini a toccare il cielo con un dito.
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
 
Sono gli accompagnatori del Gruppo di Alpinismo Giovanile.
 
Gente dura, ma solo se per “dura” si intende tenace, forte e capace di non mollare.
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
Gente capace di trascinare un gruppo di ragazzini in vetta ad una montagna con la facilità del pifferaio magico con i suoi topolini…tutti in fila, insieme… 
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
Gente che insegna ai bambini che passo dopo passo 
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
lassù ci arriveranno 
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
 
se promettono di non mollare e di fidarsi
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
Gente capace di intenerirsi davanti al sorriso dei bambini
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini

 

Ma capace anche di non farsi spaventare davanti alla loro sofferenza dovuta alle mani troppo fredde o alla fatica…Gente che per arrivare in alto, si “abbassa” al livello dei bambini, gli mette le ali ai piedi 

Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini

e poi li fa volare
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
Gente che se il passo si fa pesante, racconta ai bambini le leggende della montagna affinché non si accorgano della fatica ed alla fine possano godere di spettacoli come questo
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
o come questo
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
 
Gente che conosce bene il territorio e che sceglie le mete mettendo i bambini al primo posto
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
Gente che insegna ai bambini ed ai ragazzi, che  al restare connessi sempreal parlare al cellulare sempreal guardare la televisione sempre, al giocare al computer sempre, c’è SEMPRE una valida alternativa, c’è una proposta che esce dai confini e ti porta lontano.
 
E non c’è cosa più bella di un bambino che, vincendo la noia, si incammina ed  affronta la strada…
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
GRAZIE A TUTTI GLI ACCOMPAGNATORI DI AG!
 
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini
 
 
Informazioni Utili
 
La sezione CAI di Calco – LC accoglie da circa 30 anni i bambini nell’ambito del progetto  di Alpinismo Giovanile. 
E’ possibile iscrivere i bambini dagli otto ai 17 anni di età.
Nel nutrito programma di uscite sono previste gite aperte anche ai genitori. Proposte sempre ambiziose come, solo per citarne alcune, l’esperienza in grotta, il rifugio auto gestito o la ciaspolata al chiaro di luna.
 
Per visionare il programma completo della nostra sezione CAI, potete visitare il sito caicalco.it. oppure partecipare alla serata di presentazione dei corsi di Alpinismo Giovanile che si terrà il giorno 2 marzo presso la sede di Via Indipendenza 17 a Calco, LC alle ore 21.00.
 
Per tutti coloro che volessero fare un bellissimo regalo ai propri figli iscrivendoli al corso di Alpinismo Giovanile ma non abitano nella nostra zona, consigliamo di cercare la sede CAI più vicina visitando il sito www.cai.it entrando nella pagina Le sezioni del CAI
Gli accompagnatori CAI di Alpinismo Giovanile ed i bambini

Photo Credits Raffaella Biella

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DUEPERTREFACINQUE.IT
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Daniela

Moglie, Mamma di tre ragazze, insegnante, amante dei viaggi avventura on the road. Montagna, oudoor e tutto il bello che c'è nell'andare alla scoperta di luoghi nascosti

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19 COMMENTS

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    Franco Api

    Ciao Daniela,

    Ho letto il post di Valentina, che conosco dai tempi del servizio in parrocchia, e la tua risposta; anche io sono del CAI Sezione Genova Bolzaneto. Molte sono le cose che ribollono dentro… credo che essere Accompagnatore sia un dono che personalmente mi è stato concesso. Il sorriso dei bimbi, il superamento delle paure, delle difficoltà, l'abituare il carattere ad essere "duro" inteso nel senso nel quale dicevi tu cioè tenace, sia qualcosa di incredibile. Lo è per me sia come uomo, perché quelle stesse paure ho imparato a superarle da grande con difficoltà maggiori, sia come padre perché in un mondo che propone stereotipi a basso prezzo il valore del lottare e faticare per conquistare qualcosa sia quanto più di bello e grande possiamo regalare ai nostri ragazzi. Anche io, come Valentina che si sta impegnando per diventare AAG, mi sto preparando per fare il Corso ANAG ormai imminente. E sinceramente la cosa che davvero mi induce a 49 anni a studiare così tanto, a mettermi in gioco, a sottopormi ad un esame che so essere giustamente severo, non è altro che aumentare la mia potenzialità di mettere al servizio cosa di meglio so essere, come persona e come alpinista. In tutto questo non mi sento bravo perché il prete con il quale ho passato la mia infanzia in parrocchia ha scolpito nel mio cuore una cosa semplice…. non si è bravi nel restituire ciò che ci è stato donato. Forse effettivamente, alpinisticamente parlando, sono diventato più bravo ed è giusto averne la consapevolezza, ma questa bravura per quanto mi riguarda è nulla se non "usata" per far crescere altri (ragazzi ed Accompagnatori). E l'Alpinismo Giovanile ha una cosa che personalmente ritengo davvero unica… il nostro occhio non è mirato a far diventare alpinisti i nostri ragazzi, ma prima di tutto a farli crescere utilizzando la montagna come palestra di vita, come luogo dove liberare ciò che ognuno ha dentro. Se poi diventeranno alpinisti pazzeschi meglio ovviamente, ma se diventeranno uomini e donne l'obiettivo vero sarà stato raggiunto. Noi adulti tutti, genitori prima di tutto e Acconmpagnatori nel campo dell'AG, abbiamo questa possibilità di incidere e di mostrare un mondo più vero, più reale, dove a volte il cellulare non prende e allora ci costringe a guardarci in faccia, a stringere rapporti, a superare difficoltà e conflitti… insomma a crescere. E lì, quando ti ritrovi con te stesso, con le tue capacità, con le tue forze allora tiri sempre fuori il meglio.
    E poi, come ha già detto Valentina, diciamoci la verità… chissà se ad ogni uscita sono più ricchi i ragazzi o noi. Chissà se sono loro che scoprono che possono crescere come persone e come alpinisti o io stesso che a 49 anni riesco ad essere in cammino, a fare sempre cose nuove, a scoprire che posso ancora migliorare.

    Ciao Franco

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    daniela scerri

    Franco…grazie anche a te per questo regalo che mi hai fatto. Tutto quadra, tutto torna se ragioniamo nel senso della condivisione. Davvero io credo nella potenza di ciò che fate e, come dici tu, il primo obiettivo è quello di fare di questi ragazze degli uomini e delle donne. Oggi, con tutte le interferenze di questo mondo, non è facile ma, come dici tu, la sfida è ancor più bella. Non che io non creda nella tecnologia, nelle sue potenzialità e nel suo fascino. Credo piuttosto che anche essa vada messa a servizio delle cose belle. Questi piccoli uomini e donne sono, come dice Pellai, i primi nativi digitali e noi abbiamo l'arduo compito di educarli. Se noi come genitori possiamo contare sul supporto di persone come voi, il gioco è fatto. E dopo questi commenti commuoventi che continuo a ricevere non posso che sentirmi orgogliosa di aver affidato a "voi" le nostre figlie. E se diventeranno oltre che donne anche alpiniste famose,,,,beh…vuoi mettere???!!! Allora in bocca al lupo per questo importante traguardo che, sono certa raggiungerai e ti auguro tanta tanta buona strada! Un caro abbraccio, daniela

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    daniela scerri

    Cara Valentina..che dire..le tue parole mi commuovono. Mi commuovono come genitore ma mi commuovono anche perchè ti sento vicina nell'ottica dell'impegno e del "servizio". Anche noi, prima da adolescenti, poi da giovani sposi e successivamente genitori di tre bambine abbiamo camminato passo dopo passo vivendo la vita oratoriana. Ci ha aiutato molto e siamo approdati al blog anche in una idea di condivisione che abbiamo maturato in quegli ambienti. Finché nel mondo ci sarà gente disposta ad "accudire" i bambini per farli crescere con amore ed affetto ci sarà una speranza. Te lo sto dicendo da madre ma anche da insegnante che tutti i giorni passa le proprie giornate alla scuola dell'infanzia! Anche noi (mio marito ed io) vorremmo frequentare il corso di accompagnatori AG ma per il momento le nostre figlie non ci vogliono. Hanno detto che dobbiamo aspettare di inserirci in un gruppo dove non ci siano loro. E probabilmente hanno ragione! Grazie di cuore per essere passata di qui. Grazie di cuore a te e a tutte gli accompagnatori AG per gli sbadigli ed il sonno del lunedì sul posto di lavoro. Il ringraziamento è dentro gli occhi dei nostri figli! In bocca al lupo per tutto!!

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    Valentina Vinci

    Ciao Daniela,
    ti scrivo perché ho letto l'articolo di Montagne 360° relativo al tuo blog e, incuriosita, ho voluto leggere l'intero post.
    Mi chiamo Valentina e sono un'Accompagnatrice Sezionale di AG nella sezione CAI di Genova Bolzaneto. Leggere le tue parole per me è stato emozionante e gratificante, anche perché arrivano in un momento particolare. Proprio lo scorso week end ho partecipato alle prove di selezione per essere ammessa al corso per diventare Accompagnatore AG per l'area Liguria-Piemonte-Valle d'Aosta. Ne esco quindi da 3 giorni ricchi di tensione (anche pre-esame, visto che ci preparavamo da mesi per dare il meglio!), ma anche di grande emozione. E' stato bellissimo condividere questa esperienza con altre 22 persone che hanno la mia stessa passione, ci mettono lo stesso impegno e la stessa voglia di mettersi in gioco… con l'unico obiettivo di poter dare qualcosa di più ai nostri ragazzi!

    Le tue parole sono profonde e sensibili e danno un senso al nostro tempo dedicato all'AG, per i più ricavato negli anfratti di tempo libero fra le incombenze di lavoro e di famiglia. Personalmente, prima di entrare nel mondo dell'AG, ho impegnato parecchi anni nell'attività educativa con i ragazzi in parrocchia. Sono due ambienti sicuramente diversi, ma il concetto alla base che mi ha spinto a impegnarmi in queste attività è sostanzialmente identico: per i ragazzi queste esperienze di vita sono importanti, perché rappresentano momenti di crescita e di sviluppo di socialità, ai quali nell'ambito dell'AG si aggiunge anche l'aspetto sportivo nel senso più ampio del termine. Sono convinta che trasmettere ai ragazzi passioni e valori sia molto importante per la loro crescita e per il loro futuro. Si semina, poi chissà… Tutti siamo diventati grandi così, non solo grazie ai nostri i genitori, ma anche grazie a tutte le persone che nel loro piccolo hanno fatto parte della nostra vita e hanno contribuito a trasmetterci qualcosa.
    Per quanto riguarda l'AG poi… è un'attività speciale, che uscita dopo uscita mi rende sempre più orgogliosa e che mi fa crescere con i ragazzi. Vedere nei loro occhi e sentire nelle loro parole l'entusiasmo e la soddisfazione, anche per le più piccole cose, è una grande carica di energia per me che posso e scelgo di dedicare loro parte del mio tempo libero. E poi in fondo sì, mi diverto anche io con loro… e quando alla domenica sera torno a casa arricchita dalla loro felicità per aver raggiunto una meta, aver superato un limite, aver creduto nelle proprie capacità ed essere arrivati in vetta passo dopo passo … niente può impedirmi al lunedì mattina di tornare in ufficio con un bel sorriso stampato sulle labbra e nel cuore.

    Adesso non vedo l'ora che sia Luglio, perché… abbiamo superato le prove di ammissione e parteciperemo al corso AAG!!!
    Un caro saluto e a presto
    Vale

    PS… noto che il tuo post è stato pubblicato lo scorso 23 febbraio, giorno del mio trentesimo compleanno… e considero le tue parole come un regalo tra i più belli! 🙂

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    Enzo Chiara

    eheheh! Ceeertooo :-)!

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    daniela scerri

    Cara Ale, grazie davvero! Ti dico solo che ieri sera, Matilde, con gli occhi ubriachi di stanchezza, prima di addormentarsi, mi ha guardato e mi ha detto: Mamma. ciaspolare è proprio bello….5 anni ed essere fieri dei propri progressi…meraviglioso!

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    Alessandra Granata

    Meraviglioso Dani!!! Condivido ogni parola!!!! <3
    Ora non vedo l'ora di sentire la Mati cosa dice uhhh!!!
    Un abbraccio grande

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    daniela scerri

    Eccomi Lorenzo e grazie ancora! Puoi contattarmi direttamente alla mail del blog: duepertrefacinque@gmail.com Poi in reply a quella mail ti lascio il mio cellulare! Ciao Daniela

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    LoScarponeCAI

    Scusa Daniela se ti disturbo ancora, ma il Direttore di Montagne360 Calzolari ha visto la news su di te che ho pubblicato sullo Scarpone, ed è interessato a parlarne anche sulla rivista cartacea Montagne360. Mi servirebbe però la versione in alta risoluzione di un paio delle foto che hai messo qui sopra. Mi potresti dare un indirizzo mail o un numero di telefono per poterti contattare e dirti quali vorrei? Grazie! Lorenzo

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    daniela scerri

    Però vedo che saggiamente avete incluso nella vostra bellissima lista nel post anche la tessera CAI. Well Done!!

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    Enzo Chiara

    Brava brava e ancora brava. Pensa che noi ci siamo iscritti SOLO da quest'anno. Che vergogna 🙁 Bhè, meglio tardi che mai dai :-)!

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    daniela scerri

    Grazie Lorenzo!!!

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    LoScarponeCAI

    Ho già caricato tutto, ma la news è modificabile, ho appena inserito il tuo nome! A presto, saluti anche alle tue figlie!

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    LoScarponeCAI

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

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    daniela scerri

    Buongiorno Lorenzo e grazie per i complimenti! Ho scritto questo post col cuore per ringraziare le guide CAI del loro operato. Grazie, se fai ancora in tempo sarei felice se anche il mio nome comparisse. Se invece hai già caricato tutto, nessun problema, c'è quello del blog! Un caro saluto, Daniela

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    LoScarponeCAI

    Buongiorno, sono Lorenzo Arduini, redattore del notiziario on line ufficiale del CAI loscarpone.cai.it. Ho ripreso il tuo bellissimo testo sul sito (senza mettere il tuo nome e cognome, se vuoi li inserisco, ho citato solo il nome del blog). Ecco il link: http://loscarpone.cai.it/news/items/gli-accompagnatori-di-alpinismo-giovanile-e-i-bambini-una-grande-storia-damore.html

    Complimenti e grazie per le tue bellissime parole!

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    Mamma Orsa Curiosona Stefania

    ahahha… mio marito non vede l'ora! ˆ_ˆ

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    daniela scerri

    Stefy! Che meraviglia il gruppo delle famiglie: andare alla scoperta della montagna con i genitori è un'esperienza davvero importante per i bambini! Grazie per il brava e coraggiosa, ma ti confesso che se non fosse stato per mio marito io non le avrei lasciate andare….faccio parte della categoria "mamme iper apprensive", si capisce tanto? W i mariti dunque!!!! Un abbraccio grande, aspetto le foto delle orsette in vetta, eh!

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    Mamma Orsa Curiosona Stefania

    ciao! Qui da noi esiste il gruppo CAI famiglie. Ogni anno vengono organizzate alcune uscite a tema per avvicinare i bambini piccoli al fantastico mondo della montagna in compagnia di mamma e papà… Brava e coraggiosa tu a lasciarle andare.. prima o poi toccherà anche a me ˆ_ˆ

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