I contenuti di questo articolo:
Provenza in camper itinerario di 15 giorni
Giorno 1 Casa – Monginevro
Una sosta a Briancon è assolutamente da fare prima di partire alla ricerca dei campi di lavanda. Si tratta di un villaggio medievale, patrimonio UNESCO, indimenticabile per la sua architettura, le sue innumerevoli fontane e meridiane. Non perdete l’occasione di camminare sulle mura dalle quali si gode uno stupendo panorama e dopo un giro tra le viuzze ripartite alla volta di Sault, uno dei paesi che fanno parte della via della lavanda.
Giorno 3 Sault – Monte Ventoso
Il Mont Ventoux è soprannominato dai francesi “Il gigante della Provenza”.
Con i suoi 1912 metri di altezza svetta ben visibile già dai campi di lavanda che si trovano nella pianura sottostante e da subito ci si rende conto di quanto sia particolare questo massiccio. Un paesaggio lunare costituito da pietre e ciottoli dal colore chiaro è tutto ciò che si può vedere una volta raggiunta la sommità del monte.
Il mistral soffia fortissimo qui – non a caso si chiama Monte Ventoso – ma questo non ferma i ciclisti più impavidi che non perdono ogni giorno l’occasione di cimentarsi nella faticosa ascesa al monte, famoso anche per essere stato spesso tappa del Tour de France.
Giorno 4: Roussillon e sentiero delle ocre
Giorno 5: Avignone
Giorno 6: Saintes Maries de la Mer
Giorno 7: Le saline di Aigues Mortes
Tappa d’obbligo dopo il paese gitano sono sicuramente le saline di Aigues Mortes. La visita avviene a bordo di un trenino che porta i passeggeri ad osservare le vasche dove si forma il sale e i vari stadi della sua produzione: si passa da quello grosso a quello prezioso finissimo. Una voce al microfono spiega la storia della salina e le sue particolarità ma è solo in francese. All’acquisto dei biglietti viene consegnato un pieghevole con le informazioni principali in italiano.A bordo del trenino lo spettacolo è davvero unico: una distesa di cristalli che alla luce del sole brillano come diamanti ed una colorazione delle acque che varia dal turchese al rosa carico a seconda della fase di preparazione e della quantità di un’ alga particolare presente all’interno delle vasche.
Giorno 8: Arles e Pont du Gard
Raggiungiamo Arles in piena notte. Sostiamo in libera, insieme ad altri camper in centro città in Rue Jean Gorodiche e la mattina le dedichiamo una breve visita. Scegliamo l’itinerario che ci permette di riconoscere i luoghi dipinti da Van Gogh facendo una sorta di caccia al tesoro per la città.
Con una cartina mappata, che potete ritirare all’ufficio del turismo in Boulevard des Lices, cercate i pannelli raffiguranti i quadri dell’artista posizionati proprio accanto al soggetto ritratto dal pittore.
Per i bambini un vero divertimento.
Se capitate ad Arles il sabato poi, non perdetevi il mercato: una commistione di profumi, colori e sapori eccezionale. Ad Arles c’è anche una famosa Arena assolutamente da visitare. Noi abbiamo mancato di farlo perché c’era troppo caldo e siamo passati alla tappa successiva: Pont du Garde
Si tratta di un acquedotto romano tra i più belli d’Europa e, tra quelli antichi, il più alto del mondo.
Tre file di archi sovrapposti tra cui 6 al primo livello, 11 al secondo e 47 al terzo. E’ l’unico ponte antico a tre piani ancora esistente e quindi merita davvero di essere visto. Attorno al monumento è stata costruita un’ampia zona con parcheggi e strutture per accogliere i numerosi turisti che ogni anno arrivano in visita.
Il grande parcheggio non consente la sosta notturna ai camper, tuttavia è possibile restare fino a mezzanotte perché nelle sere d’estate il ponte si veste di mille luci colorate offrendo a chi decide di restare fino a tardi uno spettacolo indimenticabile.
Vi suggeriamo dunque di godervi un pomeriggio sul fiume (portate i costumi, i bambini potranno fare il bagno o divertirsi noleggiando una canoa) e poi attendete che cali la sera. Sdraiati sull’erba e col naso all’insù vi regalerete un momento di pura magia. Per prenotare l’accesso a Pont du Gard potete farlo con Civitatis a questo link
Giorno 9: Il Castello di Les Baux
E se questo non bastasse, a orari prestabiliti, vengono organizzati dei veri e propri spettacoli con figuranti che (solo in lingua francese, purtroppo) raccontano le vicende del castello.
Giorno 9: Mare incontaminato e Acque cristalline a Le Lavandou
Le Lavandou è una tappa che consente di vivere qualche giorno da stanziali se si vuole fare vita da mare godendo di acqua cristallina e di sabbia fine. Nell’area sosta di Avenue Cap Negre ci si può sistemare come in un campeggio aprendo il tendalino e sistemando tavolo e sedie. L’area sosta è comoda perché fronte mare.
L’atmosfera che si respira qui è quella dei paesini di mare, con il lungomare per le passeggiate serali, i negozietti di salvagenti e canotti e ristorantini adatti alle famiglie.
Un luogo accogliente con spiagge lunghe dai fondali diversi a seconda del punto in cui ci trova. ll luogo perfetto per rilassarsi e godersi un mare incontaminato.
Giorno 13: Isola di Porquerolle
Per godere appieno di un mare da favola vi consigliamo di visitare il villaggio di Porquerolle che si trova su un’isola. Isola famosa non solo per la bellezza delle sue acque e della sua natura aspra e selvaggia, ma anche perché, per salvaguardare la sua natura incontaminata, è visitabile solo a piedi o in bicicletta.
Noi l’abbiamo raggiunta caricando sul traghetto le nostre bicilette, ma sull’isola esistono tantissimi noleggiatori che mettono a disposizione i loro mezzi (dotati anche di seggiolini per i bambini) per chiunque ne abbia la necessità.
Sicuramente vi consigliamo di esplorare l’isola sulle due ruote perché, nonostante non sia grandissima, a piedi, con bambini al seguito, vi perdereste la possibilità di raggiungere alcuni luoghi che davvero meritano.
Le spiagge sono innumerevoli e cambiano il fondale a seconda della natura dell’isola. Sicuramente tra le più conosciute c’ è La Courtade perché è di sabbia finissima ed è la più vicina al paese. Se però avete la bicicletta vi consigliamo di spendere circa venti minuti per raggiungere la Plage d’Argent che di certo non vi deluderà. Se poi volete davvero fare il botto, vi suggeriamo un giro in barca nella baia di Porquerolles prenotando con Civitatis cliccando qui.
Un pannello esplicativo al porto vi permetterà di capire dove le varie calette sono distribuite sull’isola.
Per andare a Porquerolle ci si imbarca a Giens.
Se vi trovate in zona nel periodo estivo (in particolare ad agosto) vi consigliamo di raggiungere Giens – La Fondue la sera prima della vostra gita.
Noi siamo arrivati in tarda mattinata e non siamo riusciti a raggiungere la destinazione per il troppo traffico.
Siamo poi ritornati la sera e questo ci ha dato modo di parcheggiare il camper sulla parte alta del porto dove abbiamo dormito in sosta libera insieme ad altri mezzi.
La mattina ci siamo alzati prestissimo alle sei per evitare la folla di turisti che di solito, in agosto, riempie l’isola.
Prendendo così con le bici il primo traghetto della mattina, abbiamo goduto dell’isola praticamente deserta e l’abbiamo lasciata nel pomeriggio quando ormai era invivibile per il troppo caos.
Per informazioni sull’isola, sugli orari dei traghetti ed altri dettagli utili, cliccate QUI
Giorno 14 e 15: Moustiers S. Marie, Gole del Verdon e Castellane
La tappa successiva di questa Provenza in camper sono le Gole del Verdon che raggiungiamo fermandoci a Moustiers S. Marie, uno stupendo villaggio arroccato sulla roccia attraversato da un torrente di montagna. E’ famoso perché vi si trova la stella d’oro sospesa da una catena tra due pareti di roccia. La leggenda narra che la fece appendere un cavaliere in segno di ringraziamento alla Madonna per averlo fatto tornare sano e salvo dalle crociate.
Già dalla parte bassa del paese si vede brillare la stella ma la si può vedere da più vicino – se avete fiato – raggiungendo a piedi il piccolo santuario dedicato a Notre Dame de Beauvoir abbarbicato su uno dei versanti della montagna. Per raggiungerlo è necessario percorrere un ripido sentiero a scalini con le stazioni della Via Crucis.
Le gole del Verdon
Le Gole del Verdon sono il canyon più impressionante d’Europa. Pareti a strapiombo sul fiume alte fino a 1500 metri, una natura selvaggia mozzafiato ed un fiume color smeraldo che scorre per 25 chilometri.
Emozione al quadrato, dunque, per ricordi che resteranno per sempre nella memoria.
6 COMMENTS
franco
8 anni agoHo preso appunti.. complimenti per le foto il racconto del viaggio …grazie
Daniela
8 anni ago AUTHORSono contenta!!! Grazie per essere passato di qua, non mi resta che augurarti buone vacanze Franco! <3
Franca Lenci
8 anni agoBel post, ho preso molti appunti! In che periodo siete andati?
Daniela
8 anni ago AUTHORCiao Franca, noi siamo stata da agosto!
daniela scerri
9 anni agosmack!
Enzo Chiara
9 anni agoLa Francia ci manca e la Provenza la sogniamo proprio, coi suoi profumi, le sue storie. Hai fatto delle bellissime foto 🙂 complimenti!!!