La Riserva Naturale Sasso Malascarpa si trova nel Triangolo Lariano tra i Corni di Canzo e il Monte Cornizzolo. Si tratta di un trekking molto interessante perché regala uno spettacolo meraviglioso opera della natura: una vera e propria “muraglia” che un tempo si trovava sotto le acque del mare e che quindi conserva dei fossili bellissimi da osservare.
Lungo tutto il trekking che porta al Sasso Malascarpa è possibile ammirare diversi tipi di fossili aiutati anche dai pannelli esplicativi ma lo spettacolo più bello l’avrete proprio al cospetto del Sasso Malascarpa dove potrete ammirare splendidi fossili a forma di cuore: i famosi conchodon.
I contenuti di questo articolo:
Sasso Malascarpa: trekking alla scoperta dei fossili a forma di cuore
Il trekking che sale al Sasso Malascarpa parte dalla Foresta Regionale dei Corni di Canzo. Questa zona è particolarmente frequentata dalle famiglie per via del bellissimo Sentiero Spirito del Bosco. Il trekking che sale al Sasso Malascarpa è un po’ più lungo e quindi consigliato alle famiglie con bambini grandi e abituati a camminare.
Lasciate l’auto alle fonti di Gajum: sarà importante arrivare presto per non rischiare di non trovare il posto auto. Nel caso non trovaste posto nel piccolo parcheggio nei pressi dell’Albergo la Sorgente, potete proseguire sulla parte pavimentata lasciandovi la locanda sulla destra: poco avanti, sempre sulla destra, troverete altri posti auto.
Il sentiero che sale al Sasso Malascarpa parte proprio da questo punto. Per non sbagliare, dovrete seguire le indicazioni del Sentiero Geologico che costeggia il torrente Ravella. Tra bellissime marmitte dei Giganti, ponticelli e passerelle su cascate, arriverete a Terz’alpe passando all’interno di uno splendido bosco di faggi.
Raggiunta Terz’Alpe dove trovate anche un agriturismo dove eventualmente rifocillarvi, continuate per il sentiero che passa dietro l’edificio e cominciate da questo punto ad inerpicarvi sul sentiero che vi porterà all’interno della Riserva Naturale Sasso Malascarpa. Ve lo diranno i cartelli, ve lo dirà una natura splendida fatta di fitti boschi e di panorami mozzafiato. Raggiungete la Colma di Ravella e, dopo che il sentiero si farà sentire in tutta la sua pendenza, e dopo aver superato un breve tratto di roccette, si aprirà lo sguardo e sarà davvero stupore e meraviglia. Da lontano un primo “muro”, i Campi Solcati: una placca rocciosa dove sono ben visibili i solchi dovuti all’erosione dell’acqua. Vi sembrerà di vedere le onde!
Ma lo spettacolo, opera della natura, si svelerà poco più avanti. Davanti a voi si paleserà il Sasso Malascarpa, dichiarato, nel 1985 dalla Regione Lombardia “Riserva Naturale parziale geomorfologica e paesistica”.
Sasso Malascarpa e i fossili a forma di cuore tra storia e leggenda
Il Sasso Malascarpa si paleserà ai vostri occhi in tutta la sua bellezza: un lungo muro fatto di pietre una sopra l’altra che un tempo non furono altro che degli scogli. Osservatelo, percorretelo nella sua lunghezza ed osservate da vicino i grandi massi che sveleranno un segreto importante: i fossili a forma di cuore. Si tratta dei Conchodon: le conchiglie dell’omonimo mollusco bivalve. I resti fossili delle conchiglie bivalve di questo mollusco marino hanno sono diventati il simbolo della Riserva.
Attorno a queste conchiglie gravita anche una leggenda che le interpretava come le impronte degli zoccoli delle cavalcature delle streghe. Costoro, infatti, si lanciavano in cavalcate su impervie pareti e il Sasso Malascarpa, simile proprio ad una muraglia, rappresentava la giusta occasione per queste scorribande diaboliche. Il nome stesso della roccia, Malascarpa deriverebbe proprio dalla storpiatura del termine mala, strega in longobardo. Secondo altre dicerie, il termine Malascarpa deriverebbe dal nome mascherpa, un formaggio locale la cui cagliatura del latte fosse proprio legati ad interventi soprannaturali.
Tra leggende e geologia, il trekking al Sasso Malascarpa si rivela affascinante, ricco di bellezza e adatto ad una escursione per San Valentino: i fossili a forma di cuore guideranno i vostri passi.
Come arrivare al Sasso Malascarpa: informazioni tecniche sul sentiero
- Dislivello: 700 m
- Difficoltà: medio
- Quota di partenza: 480 m
- Quota di arrivo: 1187 m
- Partenza: Fonti di Gajum
- Arrivo: Sasso Malascarpa
- Lunghezza itinerario: 4,8 km
- Indicazioni/Numero Sentiero: Sentiero Geologico, CAI 3 per Sasso Malascarpa
Spunti per continuare il trekking dopo il Sasso Malascarpa: Monte Rai, Rifugio Marisa Consiglieri, Cornizzolo
Per chi volesse continuare il cammino e percorrere un giro ad anello, è possibile continuare lasciandosi alle spalle il Sasso Malascarpa puntando verso il Monte Rai da cui si gode di un’ottima vista. Raggiungete seguendo le indicazioni, il Monte Prasanto passando nei pressi delle antenne per le telecomunicazioni e poi, piegando verso destra, seguite le indicazioni per la deviazione verso il Monte Rai (segnavia CAI 3 ) che raggiungerete in circa 20 minuti di cammino. Dal Monte Rai e dalla sua splendida Madonnina, potete percorrere la dorsale che vi condurrà direttamente ai piedi del Monte Cornizzolo che, con un po’ di fiato ancora, potreste inserire nel vostro trekking. Nel caso voleste riposarvi, potete sempre fare capo al bellissimo Rifugio Marisa Consiglieri e poi, ritornare a Gajum completando un giro ad anello davvero suggestivo e remunerativo. Il sentiero per il ritorno non è segnalato! Si trova di fronte al Rifugio nel grande pratone dove di solito le famiglie si fermano per fare il pic nic.
Dal Sasso Malascarpa a Gajum: Monte Rai, Cornizzolo, Gajum. Informazioni tecniche sul sentiero
- Dislivello: +100 m/ – 780 m
- Difficoltà: medio e lungo per distanza totale
- Partenza: Sasso Malascarpa
- Arrivo: Gajum
- Lunghezza itinerario: 5,1 km
- Indicazioni/Numero Sentiero: Sentiero Geologico, CAI 3 per Sasso Malascarpa
Indicazioni totali del giro ad Anello
- Dislivello: 800 m
- Difficoltà: medio e lungo per distanza totale
- Partenza: Fonti di Gajum
- Arrivo: Fonti di Gajum
- Percorso: Fonti di Gajum, sentiero Geologico, Terz’Alpe, Colma di Ravella, Sasso Malascarpa, Monte Rai, Rifugio Marisa Consiglieri -Fonti di Gajum
- Lunghezza itinerario: 10 km (giro ad anello passando dal Monte Rai e poi di nuovo a Gajum)
- Indicazioni/Numero Sentiero: Sentiero Geologico, CAI 3 per Sasso Malascarpa
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