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Cento Passi per Volare. Letture per ragazzi sulla montagna

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Cento Passi per Volare: un romanzo per i piccoli e per i grandi.

Mi è piaciuto il fatto che il bambino, nonostante le sue difficoltà ami andare in montagna e fare escursioni con la zia. Mi è piaciuto tanto anche che la storia di Lucio si incroci con quella dell’aquilotto. E poi una cosa proprio bella è che i nomi delle aquile Zefiro, Levante e Mistral siano abbinati ai venti: dà l’idea della loro libertà e del fatto che volino veloci nell’aria. Proprio come fa il vento.

  • Irene, 12 anni

Cento Passi per Volare: la storia e il suo messaggio

Cento Passi per Volare è il titolo di un romanzo di Giuseppe Festa edito da Salani. Un libro che parla di un ragazzo e che parla ai ragazzi. Una storia genuina, semplice che si porta dentro il sapore della montagna. La montagna che tutti i bambini dovrebbero sperimentare e raccontare nelle gioie della propria vita: quella dei boschi profumati di resina, quella dei rifugi da raggiungere con fatica e sudore. La montagna che regala notti stellate, sensazioni forti e brividi di emozione.

Cento Passi per Volare racconta la storia di Lucio, un ragazzino di 14 anni che da piccolo ha perso la vista. Non per questo perde la possibilità di andare in montagna e lo fa con la zia Bea che, attraverso la sua sciarpa di seta, lo guida tra i sentieri nelle loro passeggiate. La storia si svolge al Rifugio Cento Passi dal quale Lucio si incammina con la zia, una guida alpina e Chiara, la nipote del gestore , per raggiungere il Pizzo del Diavolo.

Lucio vive la montagna attraverso i sensi scoprendone la parte più intima e profonda. Non è la vista a guidare i suoi passi ma i rumori, gli odori, i suoni e i versi degli animali. La sua storia si intreccia poi con quella di un aquilotto rapito dai bracconieri. Lucio e Chiara assisteranno ai piedi del Pizzo del Diavolo al suo salvataggio: la parte che tanto è piaciuta a mia figlia Irene e che probabilmente piacerà a tutti i bambini perché narrata con uno stile incalzante e con pathos.

Da madre, ho apprezzato il messaggio profondo che questo libro trasmette: l’idea di non arrendersi mai, di gustarsi fino in fondo le occasioni della vita, anche quando questa sembra voltarci le spalle. Lucio, con la sua cecità, rappresenta la diversità. Si tratta di una diversità straordinariamente ricca e dalla quale Lucio, grazie alla montagna, uscirà più forte e capace di spiccare il volo come un piccolo aquilotto che abbandona il nido per volare libero nel cielo.

Tra le righe, l’autore, offre uno spunto di riflessione secondo il quale la natura nasconde segreti che solo le anime profonde sono in grado di capire. La montagna, in tutto questo, è il grande palcoscenico dove sentire con tutti i sensi e dove, una volta arrivati in cima, spiegare le ali. Una storia commuovente che saprà incantare i ragazzi e che riempirà il cuore di noi adulti.

 

Cento Passi per Volare: la collana “I Caprioli”, in collaborazione con il CAI.  Un romanzo ed un messaggio educativo

 

Qual migliore binomio se non quello di un libro che parla di montagna e il fatto che sia stato scritto il collaborazione con il CAI!

Il romanzo appartiene infatti alla Collana “I Caprioli” pubblicata sotto l’egida del Club Alpino Italiano. Come in una metafora, sfogliando le pagine, si percorre un sentiero che porterà a vivere avventure, emozioni e conoscenze. Arrivare in fondo al libro è un po’ come raggiungere la vetta ed osservare l’orizzonte. Ci si sente appagati ed arricchiti da un’esperienza che resterà per sempre nei ricordi e nel cuore.

La conquista della conoscenza ha sempre fatto parte dell’attività del CAI. Ai ragazzi di oggi va il grande messaggio educativo secondo il quale le vere vette da scalare e da conoscere, sono quelle di tutti  i giorni  e che spingono a conoscere il mondo in modo consapevole. Le amicizie, i nuovi incontri ma anche i rischi, i pericoli e il senso di responsabilità rappresentano la vera ascesa alla vetta della maturità e del diventare gli adulti di domani.

Cento Passi per Volare: l’autore

L’autore di Cento Passi per volare è Giuseppe Festa. Laureato in scienze naturali, si occupa di educazione ambientale ma è anche appassionato musicista. Lo spunto per la storia di questo libro nasce da un incontro reale tra l’autore ed un ragazzo non vedente appassionato di montagna e di animali. Nel romanzo l’autore si fa portavoce della percezione di un mondo vissuto in modo differente ma non per questo meno intenso e ricco di emozioni.

 Avvicinarmi a chi non vede con gli occhi mi ha svelato un universo fisico e interiore inaspettato. Toccare, ascoltare, annusare la montagna mi ha fatto comprendere ancor di più quanto la realtà in cui viviamo sia dominata dal potere dell’immagine, e quanto sia diffusa la disabilità nell’uso emozionale degli altri sensi. Quei sensi. Quei sensi che, invece, sanno regalare una percezione del mondo straordinariamente ricca e personale, carica di stupore ancestrale”.

Giuseppe Festa

 

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Daniela

Moglie, Mamma di tre ragazze, insegnante, amante dei viaggi avventura on the road. Montagna, oudoor e tutto il bello che c'è nell'andare alla scoperta di luoghi nascosti

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