Il sentiero che porta alle sorgenti del Fiume Enna è molto facile e adatto alle famiglie in cerca di una escursione facile in Lombardia da fare con bambini piccoli. Il tracciato è facile, caratterizzato da dolci saliscendi. Lungo il percorso poi c’è anche una area dove fare un pic nic molto ombreggiata con panchine e tavoli di legno. Sul cammino, poi, ci sono anche tante pozze dove fare il bagno in estate o comunque dove fare giocare i bambini. Un altro delle nostre idee sentiero con ruscello!
E dulcis in fundo, alla fine di questo bellissimo trekking in Lombardia, ci saranno due grandi soprese!
Ci troviamo in Valtaleggio una valle nella bergamasca laterale della Valbrembana molto verde ed accogliente famosa per la produzione del famoso formaggio, il taleggio per l’appunto.
I contenuti di questo articolo:
Alle Sorgenti del Fiume Enna in Valtaleggio: dislivello e tempi di percorrenza
- Dislivello: 300m
- Sviluppo: 6 km (A+R)
- Difficoltà: facile
- Tempi di percorrenza: 1h30(soggettivo)
- Ritorno: stesso sentiero dell’andata
Sorgenti Fiume Enna: dove parcheggiare e dove parte il sentiero per andare alla cascata
Per prendere il sentiero che porta alle Sorgenti del Fiume Enna, avete due possibilità.
- Parcheggiare nei pressi del ponte della Lavina sulla strada Provinciale n.24 della Valtaleggio. Questa opzione è più comoda ma ci sono pochi parcheggi.
- Se non trovate posto per l’auto, salire nel centro di Vedeseta, parcheggiare nella piazza dove c’è il monumento ai caduti e scendere la scala di pietra seguendo le indicazioni per le Sorgenti dell’Enna. Questa scala si raccorda a circa metà strada con lo stesso sentiero che farete dal ponte.
Se trovate posto al ponte il percorso sarà molto più dolce, se scenderete dal sentiero di Vedeseta, dovrete mettere in conto, al ritorno, di affrontare l’ultima parte tutta in salita per portarvi ancora all’altezza dell’abitato.
Il primo tratto del sentiero che porta alle Sorgenti del Fiume Enna si svolge su una strada bianca dove incontrerete anche alcuni semplici guadi. Dopo circa 20 minuti di cammino abbandonerete la strada bianca perché il sentiero entrerà in una bellissima faggeta. Il luogo è suggestivo: molto ombreggiato, con dei bei tavoli e panche per un pic nic a bordo ruscello. Il luogo ideale per una tappa merenda.
Proseguendo, da questo punto in poi il sentiero assume sempre più le caratteristiche di un percorso di montagna: radici, fondi sterrato e pendenza in leggero aumento ma nulla di pericoloso e troppo faticoso. Il passo sarà anche caratterizzato da alcuni ponticelli che consentono di superare il torrente passando da una riva all’altra.
Lungo tutto il cammino riecheggia il rumore costante del ruscello che scorre tra cascatelle e belle pozze d’acqua: in alcuni punti è anche possibile rinfrescarsi e magari entrare a giocare con i piedi. Fate sempre attenzione all’effetto della corrente e valutate in base alla portata dell’acqua.
Poco prima di arrivare, sulla destra, troverete una palina che indica una brevissima deviazione verso una fonte ferruginosa. Si tratta davvero di pochi minuti e vale la pena fermarsi: da una cannula vedrete uscire l’acqua che, cadendo a terra, vista la presenza di ferro, lascia sulle pietre del sentiero il caratteristico colore della ruggine. Ritornate sui vostri passi, manca davvero poco alla meta.
Una splendida cascata sulla sinistra preannuncia l’arrivo a destinazione. Le sue acque blu si immettono cadendo fragorosamente all’interno di una grande marmitta: un punto molto suggestivo dove scattare tante fotografie.
Superate la cascata e poco più avanti raggiungerete un pianoro immerso nel bosco dove fermarvi: siete arrivati. Per raggiungere il pianoro dovrete guadare il ruscello: fatelo in base alla portata dell’acqua che varia il suo corso e la sua portata a seconda della stagione.
Alle sorgenti del Fiume Enna con bambini: cosa fare dopo aver percorso il sentiero
Raggiunto il lato opposto potete stendere una coperta nel bosco e fare un bel pic nic. Il luogo è molto ombreggiato e ci sono dei punti dove giocare nell’acqua. Da questa porzione del bosco è possibile accedere a due meraviglie: la cascata ricoperta di muschio e la marmitta dei giganti ma sono necessarie delle precisazioni.
La grande cascata con i massi ricoperti di muschio
La grande cascata si trova al confine con il bosco. Per raggiugerla dovrete guadare il fiumiciattolo che la cascata forma naturalmente passando in alcuni punti dove la corrente è un po’ più forte. Con i bambini è necessario valutare molto attentamente se non è troppo pericoloso. I sassi e il fondo sono scivolosi pertanto servono degli scarponi che facciano bene presa: non avventuratevi con i bambini piccoli se non vi sentite sicuri.
Raggiunta la cascata vi sembrerà di essere stati catapultati in un mondo fiabesco: grandi massi ricoperti di muschio soffice, l’acqua che scende impetuosa e si nebulizza nell’aria ed il suo rumore fragoroso. Vi sembrerà di vedere uscire dagli spruzzi di acqua fate e gnomi: un vero ambiente fiabesco che vi lascerà incantati. Nei pressi della cascata è possibile salire, sempre con molta attenzione sui massi morbidi ed osservarla da vicino per scattare anche tantissime fotografie in un ambiente davvero unico e selvaggio.
La marmitta dei giganti
L’altro punto che merita di essere visitato è il grande masso dal quale è possibile osservare la cascata blu che avete incontrato raggiungendo il bosco. Anche qui dovrete guadare il torrente nello stesso punto della grande cascata ma spostandovi verso sinistra. Raggiungerete un angolo molto esposto e pericoloso per cui il suggerimento è di non andare con i bambini.
Sorgenti Fiume Enna: cosa c’è da sapere per andare con i bambini.
- Per quanto riguarda sia la cascata che le marmitte vi consigliamo di evitarli con i bambini e di andare voi in esplorazione lasciando magari che loro si divertano a giocare nell’acqua tra spruzzi e cascatelle.
- Il sentiero è molto semplice e adatto a tutti. Per una parte iniziale può anche essere percorso con un passeggino da trekking (fino alla faggeta dove c’è il tavolo da pic nic) poi non è più possibile proseguire per la presenza di ponticelli stretti e di fondo irregolare.
- Anche per voi il suggerimento è di verificare la portata dell’acqua e che la corrente non sia troppo forte. Vi trovate in un ambiente naturali soggetto – appunto – alle leggi della natura: tutto dipende dalla vostra capacità di valutare il pericolo. Nel dubbio, lasciate perdere!
- L’acqua del ruscello è molto fredda quindi di sicuro un bagno completo i bambini non riusciranno a farlo: molto utili una muta e sicuramente delle scarpette per camminare in modo più agevole.
- Per questo trekking vi consigliamo nonostante il tracciato sia su fondo facile e mai pericoloso, gli scarponcini che potrebbero venirvi utili durante il guado se l’acqua è troppo alta.
- Indipendentemente dal tracciato che seguirete (se dal Ponte o da Vedeseta, il dislivello è molto simile)
- Sul luogo non ci sono rifugi come punto di appoggio e non prende il cellulare. Partite con le giuste condizioni meteo e con le giuste scorte di acqua e cibo.
- Il tracciato è all’interno di un canyon e potrebbe fare freschino. Anche nelle giornate di caldo un maglioncino di pile potrebbe tornarvi utile!
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