Il Rifugio Cimon della Bagozza si in un contesto naturale di grande bellezza. Ogni stagione è buona per salire in questo rifugio davvero molto particolare: ricavato da una antica casa di minatori, è un luogo molto accogliente dove, all’interno arde sempre la stufa centenaria pronta a preparare, come dice il cartello affisso fuori, pulenta e chel che ghè (polenta e quello che c’è).
Avevamo deciso di raggiungere con le ciaspole in inverno il Rifugio Cimon della Bagozza. Oggi ve lo presentiamo in versione estiva accompagnandolo alla facile escursione fattibile anche con i bambini alla Conca dei Campelli con arrivo alla famosa Madonnina dei Campelli.
I contenuti di questo articolo:
Rifugio Cimon della Bagozza in estate: come arrivare
Ci troviamo in Val di Scalve, precisamente a Schilpario e questo rifugio si rivela interessante per le famiglie anche perché in estate può essere raggiunto in auto. L’ideale per le famiglie con bambini piccoli che vogliono portarsi in quota per fare qualche passeggiata senza affrontare grandi dislivelli.
Per raggiungere il Rifugio, basta inserire nel navigatore Rifugio Cimon della Bagozza: ci arriverete lasciando l’auto a bordo strada prima del Rifugio Baracche Rosse in località Cimalbosco. La strada per salire è abbastanza stretta e sale nel bosco. Nei week end potrebbe essere difficoltoso per via del traffico e delle poche zone di manovra.
Una volta lasciata l’auto in zona, incamminatevi verso il rifugio dal quale parte l’escursione che vi consigliamo di fare con i bambini partendo proprio dal Cimon della Bagozza.
Passeggiata alla Conca dei Campelli e alla Madonnina partendo dal Rifugio Cimon della Bagozza
La passeggiata che vi proponiamo parte proprio dal Rifugio Cimon della Bagozza e raggiunge la Madonnina dei Campelli affrontando un dislivello davvero sostenibile anche con bimbi piccoli. Davanti a voi la magnificenza del Cimon della Bagozza : una montagna di 2407 metri facente parte del Gruppo Camino – Concarena e che divide la Val di Scalve dalla Valcamonica.
- Un trekking in un contesto naturale pazzesco davanti a quelle che vengono – a ragione – definite le Dolomiti Scalvine. I tratti sono inconfondibili: potremmo essere una qualsiasi valle delle Dolomiti: il colore della roccia, gli ampi spazi e un sentiero che si insinua nell’erba verde smeraldo tempestata di botton d’oro e di fiori d’alta quota.
- Dislivello: 100m
- Difficoltà: molto facile
- Lunghezza itinerario: 2,8 km (A+R)
- Partenza: Rifugio Cimon della Bagozza
- Tempo di percorrenza: 1h (soggettivo)
- Arrivo: Madonnina Conca dei Campelli
La passeggiata vi porterà al cospetto delle Dolomiti Scalvine. Uscite dal rifugio e, seguendo le indicazioni, spostatevi verso sinistra. Iniziate a percorrere il tratto di strada con fondo pavimentato. Non lasciatevi intimorire dalla pendenza iniziale perché poco dopo spianerà. Il tracciato prosegue sempre su fondo regolare alternando tratti in leggera salita a saliscendi.
Dopo circa 15 minuti di cammino la vista si aprirà sulla magnifica conca dei Campelli: la punta del Cimon della Bagozza spiccherà ma lo sguardo spazierà su tutto il gruppo Concarena con un effetto davvero ipnotico. Il punto di arrivo di questa semplice passeggiata è la Madonnina del Campelli che è una scultura in bronzo dell’artista schilpariese Tomaso Pizio (1932 – 2003).
Nonostante tutti la conoscano con questo nome, quello ufficiale è “Madonnina degli Sportivi” perché la posa fu ispirata dallo Sci Club di Schilpario. Nella Conca dei Campelli non ci sono punti di ristoro. Per rifocillarvi potete rientrare al Rifugio Cimon della Bagozza oppure consumare un pranzo al sacco che avrete messo nello zaino prima della partenza.
Dedicato alle piccole Adelaide e Gaia e alle loro mamme Chiara e Samantha. Perché il cammino condiviso sul sentiero è il più bello che c’è.
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