Piani dell’Avaro: week end con trekking in montagna per tutti i gusti

I Piani dell’Avaro si trovano in Alta Val Brembana, a nord di Cusio (BG) in un contesto naturale di grande bellezza: una piccola Scozia in miniatura con pendii verde smeraldo e panettoni dolci dalle forme sinuose dove passeggiare e respirare aria buona.

Un piccolo angolo di paradiso raggiungibile anche in camper per sostare la notte e la mattina partire per escursioni in montagna. L’altopiano si trova a 1700 metri di quota e offre infinite possibilità, prima tra tutte la possibilità di esplorare il meraviglioso Parco delle Orobie Bergamasche.

Piani dell’Avaro: una piccola Scozia in bergamasca o l’Islanda dei laghi ghiacciati

Ciò che più balza agli occhi di questo luogo è il colore verde che domina ovunque. E non mi riferisco solo ai dolci pendii che sembrano dei panettoni, ma anche alle montagne che pur mostrando rocce e tratti con poca vegetazione, mostrano in bella foggia un verde molto simile al colore del muschio: intenso e pieno.

Mettici poi il laghetto, qualche muretto a secco ed eccoci qui: una piccola Scozia in terra bergamasca.

I Piani dell’Avaro sono la meta per le famiglie e sanno accontentare tutti perché da qui partono sentieri che portano a Rifugi di tutto pregio: non vi dice nulla il Rifugio Benigni? Da qui parte anche il sentiero che raggiunge i laghetti di Ponteranica che data la quota, restano ghiacciati sino a primavera inoltrata e vi catapulteranno direttamente in una Islanda…tutta bergamasca!

Ma ai Piani dell’Avaro si possono anche percorrere facili passeggiate o semplicemente sedersi in una malga a mangiare formaggio o una buona fetta di torta presso il Rifugio Piani dell’Avaro. Un micromondo capace di fare felici tutti, anche coloro che per infinite ragioni non possono camminare in montagna e cercano un rifugio da raggiungere in auto.

Cosa fare ai Piani dell’Avaro in un week end

Ecco qui una selezione di cose imperdibili da fare ai Piani dell’Avaro. Escursioni impegnative, passeggiate semplici, buona cucina e tanta convivialità.

Ai Laghetti di Ponteranica dai Piani dell’Avaro

L’escursione che porta ai Laghetti di Ponteranica non presenta un dislivello molto importante: 500 metri circa ma è importante sapere che è abbastanza impegnativa dal punto di vista dell’esposizione del sentiero e che la sconsigliamo alle famiglie con bambini piccoli o alle persone che soffrono di vertigini. Si tratta infatti di percorrere un sentiero in alcuni punti scolpito nella montagna e leggermente esposto.

L’escursione può essere organizzata con un giro ad anello (impegnativo) oppure salendo e scendendo dallo stesso sentiero ma anche in questo caso, pure essendo più semplice dovrete mettere in conto i tratti esposti

• Giro ad anello impegnativo: Piani dell’Avaro – Passo Triomen – Laghetti di Ponteranica – Piani dell’Avaro
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Il sentiero parte dietro al Rifugio Albergo Piani dell’Avaro seguendo il primo tratto pavimentato che si snoda sui verdi pascoli. Una volta superata la parte asfaltata, raggiungerete un bivio e da questo punto in poi vi troverete su un vero e proprio sentiero di montagna. Raggiunto il bivio, a destra le paline segnalano i Laghetti di Ponteranica ma se volete fare il giro ad anello, dovrete salire a sinistra (pur non trovando l’indicazione dei laghetti).

Inizierete a salire guadagnando velocemente quota: il sentiero qui è particolarmente in pendenza. Più salirete, più si aprirà un panorama pazzesco sui pascoli, sulle montagne e sui pascoli. Osservate le fioriture che sono le tipiche d’alta montagna: rododendri, botton d’oro, erica selvatica e molti altri. Un vero orto botanico naturale!

Proseguite e raggiungete un altro pianoro dove trovate anche un piccolo laghetto e le indicazioni per il Rifugio Benigni. Proseguite verso destra e dal basso vedrete la bocchetta che dovrete raggiungere: si tratta del Passo Triomen che vi porterà con un sentiero molto ripido e caratterizzato da un fondo di sfasciume ad una finestra naturale sui laghetti ghiacciati. SI tratterà di un vero coup de couer. Attenzione se avete bambini perché questo punto è molto esposto e quindi pericoloso.

Dal Passo Triomen inizia la discesa verso i laghetti. In estate è possibile trovare ancora neve: il sentiero qui è a picco sulla valle, Potrebbe essere pericoloso se soffrite di vertigini. Fate molta attenzione, soprattutto se – come è capitato a nio – ci sono ancora dei piccoli nevai su cui camminare.

In breve si scende ai laghetti dove trovate ampi prati dove distendervi e riposarvi. Dai laghetti si prende poi la via del ritorno completando così l’anello e ritornando ai Piani dell’Avaro. Questo sentiero del ritorno (che è quello da fare anche in andata se non volete fare la bocchetta del Triomen) è più semplice ma in alcuni punti ci sono delle parti leggermente esposte non adatte a chi soffre di vertigini.

Il sentiero è scolpito nella montagna e regala un panorama incredibile sulle montagne: in lontananza si scorge anche il bellissimo Passo San Marco punto di partenza per il trekking verso le trincee di guerra.

Dettagli Tecnici del Trekkig

• Dislivello: 600m
• Difficoltà: medio/difficile
• Tempo di percorrenza: 4 ore (soggettivo)
• Sviluppo: 6,2 km (A+R)

Passeggiata al Cristo di Bronzo dai Piani dell’Avaro con il passeggino

Se i laghetti di Ponteranica sono sconsigliati alle famiglie con bambini piccoli e non abituati alla montagna, la passeggiata verso il Cristo di Bronzo è sicuramente adatta a tutti e può essere percorsa anche con il passeggino.

Il tracciato parte proprio sotto al Ristoro al Ciar anche se non ci sono indicazioni. Dalla balconata del bar vedrete una strada bianca che piega verso destra praticamente in piano. Percorretela tutta. Sul percorso trovate anche una piccola zona pic nic con panche e tavoli di legno dove fermarvi a riposare. Poco più avanti troverete un caseggiato: è il punto in cui, prendendo la destra, si arriva al Cristo di bronzo. Questo ultimo tratto è più faticoso col passeggino ma essendo molto breve potete percorrerlo anche a piedi con i vostri bambini. Fate molta attenzione all’arrivo del balcone panoramico perché è un po’ pericoloso.

Dal Cristo di bronzo si gode di una vista spettacolare su tutta la valle: davvero imperdibile.

Il rientro è dallo stesso sentiero dell’andata.

Relax, pin nic sull’erba e tanto buon cibo ai Piani dell’Avaro

Se le escursioni ai Piani dell’Avaro la fanno da padrone, anche il palato vuole la sua parte. I Piani dell’Avaro sono un luogo dove assaporare la buona cucina bergamasca o dove concedersi un buon aperitivo in quota con gli amici. Ecco qui di seguito alcuni spunti dove mangiare ai Piani dell’Avaro.

• Rifugio Albergo Monte Avaro: il rifugio è di nuova gestione. Che stiate nella sala interna o nella terrazza fuori, offre cucina tipicamente di montagna ma anche hamburger e patatine per i piccoli palati. Polenta taragna divina, casoncelli, pasta con ragù rustici e poi taglieri di affettati, formaggi e e tante altre prelibatezze. Una accoglienza davvero 10 e lode all’insegna della convivialità e del vero spirito montanaro. I rifugisti ci hanno accolto la sera del nostro arrivo con tanta gentilezza: un pranzo o una cena qui sono assolutamente consigliati. Nella terrazza esterna ci sono anche le sdraio per accomodarsi a prendere il sole in quota dopo una passeggiata o…un pranzo pantagruelico.

• Al Ciar Kairòs Brembo EmotionKairos Brembo Emotion è una società costituita da giovani di vari paesi dell’Alta Val Brembana con l’obiettivo di animare il territorio e valorizzarne le risorse turistiche, culturali e naturalistiche mediante la creazione di reti e sinergie con gli operatori e le aziende locali. All’interno del loro edificio è possibile acquistare i formaggi di malga ma anche gustare ottimi piatti ed aperitivi. Al Ciar ha una bellissima terrazza panoramica con tavolini e sdraio dove accomodarsi, rilassarsi o mangiare in compagnia.

• Ristorobie si trova poco prima di raggiungere i Piani dell’Avaro. Un luogo caratteristico dove gustare i piatti tipici della cucina bergamasca ma anche dolci e tante prelibatezze. Nei pressi del ristoro c’è anche un piccolo parco giochi per i bambini

Giocare al parco giochi di Ristorobie

Proprio davanti al grande parcheggio di Ristorobie c’è un parco giochi vista montagne davvero carino. Nel grande prato trovate anche panche di legno e rustici tavoli dove accomodarvi a gustare quello che la cucina offre mentre i vostri bambini giocano. Nel parchetto trovate lo scivolo, il percorso vita, l’altalena, un pinco panco e una casetta. Un luogo sicuro dove trascorrere momenti sereni coi vostri bimbi e dove rilassarvi.

Escursione con giro ad anello facilissima su cresta erbosa: per vedere Piani dell’Avaro dall’alto

Questa escursione è facilissima ma di grande effetto. Dal Rifugio Piani dell’Avaro osservate di fronte a voi i dolci pendii e sappiate che potete raggiungerli in tutta tranquillità con un giro ad anello di circa 5 chilometri.

Per fare questa escursione, scendete al laghetto antistante il Rifugio Avaro e incamminatevi sulla strada bianca che sale sulla sinistra. Percorretela sino in alto dove vedete, sulla destra, l’inizio del primo dosso. Percorrete questo brevissimo tratto in salita e in circa due minuti vi troverete già a camminare su questa cresta erbosa. Si tratta di un percorso ampio e non pericoloso che offre la vista a sinistra sulla Valbrembana e a destra sui Piani dell’Avaro.

Procedete percorrendo i dolci saliscendi sempre in cresta fino a raggiungere una piccola chiesina punto nel quale dovrete girare a destra per cominciare a scendere. Seguite il sentiero che vi porterà nuovamente al Laghetto dal quale eravate partiti.

Questa escursione è facile, adatta a tutti ma non fattibile con il passeggino.

Dove dormire ai Piani dell’Avaro in Camper

I Piani dell’Avaro sono raggiungibili in camper ed è possibile sostare per la notte in libera. Per sapere dove sistemare il camper dovete sentire il rigugista che vi indicherà il luogo adatto per parcheggiare. E’ anche possibile sostare nei prati in tenda ma anche in questo caso previ accordi con il rifugista dell’Albergo Monte Avaro che vi dirà dove piantare i picchetti.

Grazie agli amici Glam Caravan, Nomadi a sei Ruote, The Reds on the Road, a Rachele e Stefano per il tempo, il cibo, l’allegria e le risate condivise in questo week end. Insieme è tutto più bello.