Non si resiste…l’aria è sempre più densa, la pelle sempre più umida, le bambine sempre più nervose ed ingestibili. Io – che nata in un giorno di novembre con tanto di pioggerellina nebulizzata a far da contorno – dicevo, io che detesto l’estate, sento che sto per impazzire. Poi un messaggino sul cellulare….prepara tutto che appena stacco scappiamo! So bene cosa vuol dire quel messaggio anche se non so bene il DOVE, conosco esattamente il COME…Perchè viaggiare in camper significa essere sempre in movimento e prima ancora che con le ruote, con la mente e lo spirito. Significa aver sempre pronta una valigia per non si sa dove. Avverto le bambine ed il gioco di squadra ha inizio. Cuscini, provviste, scarponi, zaino…ognuno ha un compito preciso in questa fase anche se, non lo nego, è difficile mantenere sempre un clima di collaborazione… Incontro qualche difficoltà…vorrei già essere seduta ai posti di comando accanto a lui…ma questo è il momento di darsi da fare….
Ma poi si parte, si parte davvero…ci fermiamo in tangenziale per incontrare i nostri compagni di viaggio. Se Matilde, la piccola del nostro equipaggio già sta “cedendo le armi” per la troppa stanchezza, le due grandi sono in fermento. Non sanno esattamente quello che le aspetta ma ne conoscono il sapore, conoscono l’odore di avventura ed è quel che basta per una miscela esplosiva di sentimenti.
E mentre i bambini non perdono l’occasione irresistibile di “misurarsi” con una fontana alimentata dallo stesso torrente il cui scorrere impetuoso ci ha tenuto compagnia tutta la notte
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…noi adulti “salutiamo” Cogne -“Meraviglia italiana” scelta da Vittorio Emanuele II come residenza per le vacanze
Poi però è ora di partire, ci aspetta un lungo cammino che, una volta compiuto, ci permetterà di toccare il cielo con un dito e di raggiungere Il “Paradiso”. Un salto in un panificio per i viveri necessari e poi ci si incammina
Anche se qualcuno non regge il ritmo e sulle spalle di quel gigante chiamato papà si addormenta e preferisce sognare tutte quelle cose belle che gli altri vedono coi loro occhi…
Ma dopo cinque ore di cammino TUTTO l’equipaggio – di età compresa tra i 3 e i 40 anni – guadagna il “Paradiso” accolto dai fischi gioiosi delle marmotte in festa.
Una vista mozzafiato quella che il cuore e l’anima guadagnano dimenticando in un istante la stanchezza della salita
Il Rifugio Vittorio Sella – Mt. 2.588 – un tempo capanno di caccia di Vittorio Emanuele II, è nostro e tutto intorno, il massiccio del Gran Paradiso a farla da padrone.
Dopo aver giocato a rincorrere marmotte e ad avvistare camosci, guadagniamo la strada del ritorno scattando qualche foto imperdibile
Anche mamma è papà, finora mai comparsi insieme in questo reportage, si concedono una foto speciale, per un ricordo speciale, di una giornata speciale.
NOTE TECNICHE:
Per dormire in camper:
L’area sosta più vicina si trova a Cogne, piazzale asfaltato pianeggiante molto tranquillo, carico/scarico e allaccio alla rete elettrica. Non è possibile aprire il tendalino.
A Valnontey si trovano due campeggi Lo Stambecco e Gran Paradiso.
Il parcheggio di Valnontey è vietato ai camper.
Per raggiungere il Rifugio Vittorio Sella:
Da Cogne potete raggiungere Valnontey col bus, dal centro del paese, o a piedi su una piacevole mulattiera nel bosco. Giunti a Valnontey e attraversato il ponte sopra al fiume, si tiene la sinistra seguendo il segnavia che porta al Rifugio Vittorio Sella costeggiando il giardino botanico Paradisia.
Rifugio Vittorio Sella al Gran Paradiso
Quota: 2.588m
Dislivello: 930m da Valnontey 1090m da Cogne
Difficoltà: E
Tempo: 2.45h da Valnontey 3.15h da Cogne.
Con i bambini al seguito è opportuno prendere con le pinze questo tempo sopratutto in funzione della loro età e di quanto sono abituati a camminare in montagna. Di per sé il sentiero non presenta difficoltà ma il dislivello non è indifferente. Nel caso, laddove il peso dei vostri cuccioli e le vostre spalle lo consentano, dotatevi di portantina, altrimenti fate buona scorta di barzellette, storie e aneddoti divertenti da sfoderare nei momenti di “sconforto” per rendere più divertente la salita!
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