Pozze di Erve. Per i bambini che abitano in Lombardia (soprattutto nella zona del lecchese), questo posto evoca bellissimi ricordi estivi. Spruzzi, cascatelle, acqua gelida, tuffi, pozze d’acqua e tanto divertimento tra un panino e l’altro preparato dalla mamma e consumato seduti appollaiati su qualche sasso in attesa di rituffarsi sfidando il freddo dell’acqua.
I contenuti di questo articolo:
Parcheggio a pagamento a Erve (aggiornamento 2021)
Per accedere alle Pozze il parcheggio di Via Resegone (che è quello più vicino alle pozze) è diventato a pagamento dal 1 Maggio al 30 Settembre sabato e festivi dalle 9.00 alle 18.00. ora 1 €, giornaliero €5,00.
Il pagamento del parcheggio avviene tramite Gratta e sosta da acuistare nei negozi convenzionati:
- Trattoria Bar Barile
- Alimentari Brenna
- Bar Il Tennis Centro Sportivo
Le pozze di Erve sono il simbolo dell’estate, del caldo torrido e della voglia di scappare per trovare refrigerio. Sono il sinonimo delle domeniche di luglio trascorse in spensieratezza in attesa di partire per le vacanze di agosto. Sono la bellezza di una natura selvaggia e di acqua limpidissima. Non è un caso se questa è stata una delle mete che ho segnalato nel mio post 10 idee sentiero con ruscelli in Lombardia. Ecco qui di seguito alcuni dettagli che vi aiuteranno a scegliere i punti migliori dove giocare con i vostri bambini a seconda della loro età e del loro spirito d’avventura.
Pozze di Erve: dove giocare, come trovare i punti dove fare il bagno, dove si trova lo scivolo naturale
Le pozze di Erve sono sempre state per noi uno dei must estivi. Vicine a casa e raggiungibili con poco cammino, sono sempre state un punto di riferimento già da quando le nostre ragazze erano piccole. Il sentiero infatti è semplice e le pozze, a seconda del tratto di torrente che sceglierete, accontentano tutti: bambini e adulti.
Il sentiero che costeggia le Pozze di Erve è lo stesso che conduce al Rifugio Alpinisti monzesi (più comunemente chiamato Capanna Monza), alla Capanna Ghislandi e poi alla Ferrata del Centenario. Da qui, per arrivare alla vetta del Resegone, manca ancora una buona parte di dislivello per cui, se siete coi bambini vi sconsigliamo di partire da qui per la vetta. Se vi interessa un sentiero per la vetta del Resegone coi bambini, vi consiglio questo.
Le pozze di Erve sono dislocate un po’ lungo tutto il sentiero. I punti di accesso si possono suddividere fondamentalmente in tre. Vediamoli qui di seguito.
Punto di accesso N.1 FACILE per bambini piccoli
Il primo tratto, pianeggiante, nonostante si trovi vicino al centro abitato, offre pozze molto limpide, larghe con davanti piccole spiaggette di sassolini. Questi sono i punti più gettonati dalle famiglie con bambini piccoli perché c’è la possibilità di giocare con l’acqua senza che il corso del fiume sia impetuoso e pericoloso. Il fondale delle prime pozze non è mai troppo profondo quindi – pur mantenendo una certa dose di controllo – potete stare tranquilli. Per raggiungere questi punti potete tranquillamente usare il passeggino a patto che non desideriate salire troppo perché poi la pendenza si fa molto accentuata e fareste molta fatica. (Fatica che comunque noi abbiamo affrontato quasi distruggendo il passeggino ma raggiungendo comunque l’agriturismo Due camosci!!!)
Punto di accesso N.2 MEDIO per bambini più grandi
Il secondo tratto, e precisamente quello che comincia appena il sentiero si fa più impervio, è decisamente quello più avventuroso e divertente. Per raggiungere le pozze dovrete allontanarvi dal sentiero tenendo la destra e scendendo nel bosco. Fate molta attenzione se avete bambini piccoli perché qui il sentiero si fa più esposto. Troverete molte radici sporgenti e dovrete attaccarvi ai tronchi degli alberi per non cadere. Comunque il tratto di bosco in queste condizioni è breve e in pochissimo tempo vi condurrà alle pozze più belle.
- Il punto con lo scivolo naturale
Il punto della pozza con lo scivolo non è segnalato. Vi posso aiutare dicendo che dovrete prendere il sentiero sulla destra dopo aver superato la parte di percorso in cemento e dopo i gradoni.
Guardando in basso vedrete sicuramente molte persone ed una grande pozza limpida. Una volta scesi, per accedere allo scivolo naturale, dovrete risalire il grande masso che sta al di sopra della pozza grande (fate indossare le scarpette ai bambini) oppure dovrete raggiungere lo scivolo risalendo la parte di bosco bassa che si inerpica dietro la grande pozza. Lo scivolo naturale è rappresentato da un solco scavato tra due rocce all’interno del quale scorre acqua. Scendendo dallo scivolo vi tufferete in una pozza profonda.
- Valutate molto bene se sotto non sono presenti massi (che quando siamo andati noi non c’erano) e se la pozza non è troppo fonda per i vostri figli. Si tratta di un luogo naturale, non testato e non “a norma” quindi ciò che fate è a vostro rischio e pericolo.
- Lo scivolo è una conformazione naturale così come il flusso dell’acqua che scorre. I giochi d’acqua e la possibilità di giocare nello scivolo dipendono dalla presenza o meno dell’acqua, fenomeno soggetto ogni anno a variazione.
Da questo punto, se ritenete che la pozza sia troppo profonda e pericolosa per tuffarvi, sia salendo che scendendo, troverete degli angoli di bellezza incomparabile dove tuffarvi e giocare sfruttando le cascatelle e gli scivoli naturali del torrente Galavesa.
Punto di accesso N.3. MEDIO per bambini più grandi, con passeggiata più lunga
Il terzo punto di accesso lo trovate percorrendo il sentiero che, all’altezza dei Due Camosci procede verso la Fonte San Carlo. Di per sè non ci sono difficoltà anche se in questo punto il sentiero comincia ad essere un vero sentiero di montagna con radici e roccette e quindi non è percorribile con un passeggino. Per raggiungere queste pozze che sono le più belle anche perché sono comunicanti tra loro , dovete passare il Ponte del Bruco ed andare oltre la Fonte San Carlo.
Fermatevi a bere e riempite le vostre borracce di acqua fresca. Poco più avanti, sulla sinistra troverete il cartello che indica il sentiero del Passo del Fò chiamato, dagli amanti della montagna, Forcellino (e che vi porta alla Capanna Monza). Si tratta del sentiero più impegnativo e che si contrappone alla molto più facile ma più lunga via San Carlo. Proseguite lasciandovi il sentiero sulla sinistra e poco più avanti, sulla destra, incontrerete le pozze più belle che sono anche le migliori perché le meno frequentate.
Pozze di Erve: come arrivare
Le pozze si trovano nel paese di Erve, un grazioso paesino di montagna sopra Lecco. Erve si trova ai piedi del nostro bellissimo Resegone.
La strada per raggiungere Erve è molto suggestiva perché attraversa punti scavati nella roccia e costeggia il precipizio. Ho un ricordo di infanzia che non mi ha mai abbandonato: quel precipizio era tristemente famoso con l’appellativo il paradiso dei cani ed ogni volta che ci passavo da bambina con i miei genitori restavo sempre un po’ turbata e allo stesso tempo incuriosita guardando la profondità della forra…
Una volta raggiunto il paesino di Erve dovrete trovare parcheggio. Tenete presente che il sentiero inizia proprio alla fine della strada principale, all’altezza del ponte in pietra, quindi non potete sbagliare. Se volete parcheggiare nel punto più vicino al sentiero dovrete partire presto. La via è Via Resegone. In paese ci sono comunque altri parcheggi dove potrete lasciare l’auto.
Pozze di Erve: cosa fare nelle vicinanze
La zona dell‘agriturismo Due Camosci, in località Gnett è molto adatta al pic nic perchè qui, a differenza delle pozze inziali nel bsoco, ci sono dei prati soleggiati dove stendere una coperta e rilassarvi.
Pozze di Erve. Info utili, cosa sapere
- Data la presenza di sassolini sul fondo e nei pressi del greto vi consigliamo di portarvi delle scarpette per preservare i piedi dei vostri bambini.
- Per percorrere i primi due sentieri non sono necessari scarponi o bastoncini telescopici (al contrario questi ultimi potrebbero darvi fastidio nello scendere dal bosco verso le pozze). Ma se decidete di proseguire verso la fonte San Carlo potrebbero venirvi utili.
- A parte l’agriturismo Due Camosci non trovate sul percorso altri punti di ristoro. Se siete partiti senza viveri, rifornitevi in paese prima di entrare sul sentiero. L’alternativa sarebbe proseguire verso il Rifugio degli Alpinisti Monzesi ma mettete in conto di affrontare 600 metri di dislivello (almeno 2 ore di cammino).
- L’acqua è fredda! Si tratta di un torrente di montagna. Se i vostri bambini sono freddolosi, portate quelle maglie – mute per farli giocare più a lungo.
Buona estate calda in Lombardia a tutti, tanto ci sono i nostri bellissimi ruscelli che ci rinfrescano!
Da quest’anno (2020) le Pozze di Erve sono raggiungibili, a determinati orari, tramite servizio navetta. Qui di seguito vi lascio l’infografica che spiega orari e modalità. Per gli escursionisti che partono prestissimo la mattina (per andare per esempio al Resegone o alla Capanna Monza) prima di un certo orario è consentito salire in auto.
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