La nostra bella Brianza è costellata di tanti boschi dove andare a raccogliere le castagne. Ci sono percorsi immersi nei prati e nei boschi che accolgono le famiglie in cerca di questo frutto autunnale e che regalano pomeriggi di respiro nella natura con paesaggi e panorami su Milano. E’ il caso del sentiero che porta al borgo di Campsirago dove vi avevo indicato ormai qualche anno fa i punti strategici dove trovare e raccogliere le castagne. Se vi siete persi il post lo trovate QUI
Oggi vi accompagno verso una meta molto diversa dove non ci saranno paesaggi mozzafiato ma dove troverete un bosco fitto, le sorgenti del Molgora e ad grazioso borgo che fu punto di riferimento per pittori che qui vennero ad abitare per trovare ispirazione nella natura. (Maggiori informazioni le trovate QUI) Una piccola Pont Aven dove si respira un’aria davvero particolare. Benvenuti a Mondonico, il borgo degli artisti, frazione di Olgiate Molgora(LC).
I contenuti di questo articolo:
Dove raccogliere le castagne in Brianza. Il sentiero di Mondonico.
Il sentiero di Mondonico che porta alle castagne e alle sorgenti del Molgora si trova nei pressi dell’antico arco in via La Ca’.
Per vostra comodità vi segnaliamo questi parcheggi dai quali partire per raccogliere le castagne raggiungendo il sentiero a piedi.
- Parcheggio di Via Molgoretta
- Località la Squadra
- Via alle Scuole (dalla quale avrete una bellissima visuale della Chiesetta di San Biagio e su Mondonico)
ATTENZIONE: nel periodo di massima affluenza, se arrivate la domenica e festivi, troverete chiuso al trafficol ‘accesso imminente a Mondanico dal 9/10 al 13/11. Questo, senza nulla precludervi (dovrete solo aggiungere qualche metro in più di cammino), consentirà alla zona di essere più fruibile da tutti e di non essere selvaggiamente invasa da auto parcheggiate in modo selvaggio come è accaduto spesso in passato.
Per raggiungere il sentiero sorpassate il ponticello e seguite le indicazioni delle sorgenti del Molgora. Troverete un grande pannello raffigurante uno dei quadri di Morlotti ad aiutarvi a trovare il cammino.
Il sentiero costeggia il torrente Molgora insinuandosi nel bosco regalandovi una facile passeggiata nel bosco a misura di bambini. Camminando lungo il sentiero, lascerete sulla vostra sinistra un caseggiato simile ad un piccolo castello un tempo sede di un mulino.
Più vi inoltrerete nel bosco e più avrete la sensazione di trovarvi in un luogo ameno complici anche le pietre diventate verdi dall’azione dell’umidità. Subito all’inizio, dopo esservi lasciati il mulino sulla sinistra, troverete un bivio. Potete scegliere se prendere la direzione di Cagliano (il sentiero si fa notevolmente in salita) oppure proseguire scegliendo il percorso più pianeggiante e a misura di bambini.
Se proseguite per questo sentiero pianeggiante, ad un certo punto troverete delle pozze da guadare. Una volta giunti alle pozze potete fermarvi a raccogliere le castagne oppure anche qui risalire il bosco per raggiungere la frazione Caglianello oppure seguendo le altre indicazioni, le sorgenti del Molgora e Campsirago.
Il tipo di sentiero per raccogliere le castagne
Il sentiero è facile, a misura di famiglie con bambini ma, per la sua conformazione, non è percorribile con un passeggino. Se avete bimbi piccoli al seguito dovrete usare lo zaino portabebè o un marsupio.
Da un certo punto in poi del percorso, come vi abbiamo detto, troverete le pozze. Nulla di difficile ma vi consigliamo un abbigliamento adeguato e soprattutto di indossare scarponcini da montagna con una buona suola col carrarmato.
Più camminerete e più vi addentrerete nel bosco. La vegetazione, i suoni e lo scorrere del Molgora, vi daranno quasi la sensazione di essere entrati in una piccola giungla. I punti con i ricci delle castagne si alternano a vegetazione più fitta e selvaggia quasi catapultandovi in una realtà un po’ surreale.
Cosa vedere a Mondonico dopo avere raccolto le castagne
Il borgo di Mondonico si trova in provincia di Lecco ed è una frazione di Olgiate Molgora. In abbinamento alla raccolta delle castagne, potete associare la visita al borgo che nasconde tanti angoli davvero piacevoli.
Lo si riconosce per quella chiesetta sull’apice della collina dove i filari d’uva salgono a chiocciola. Ai piedi del monte San Genesio, lungo il corso della Molgoretta, Mondonico è il borgo degli artisti di Brera. Grandi paesaggisti come Emilio Gola, Aldo Carpi, Ennio Morlotti lo scelsero come proprio atelier, ispirando le loro tele al suo pittoresco silenzio immerso nel verde e rimasto tale ancora oggi. Ritroviamo le stradine lastricate, i portici di granito e le ville dei pittori. Addentrandosi nel bosco di castagni, per il sentiero oltre il ponticello, si riconoscono i paesaggi e le rive del torrente dove in passato si recavano le lavandaie tante volte raffigurate nei quadri dei grandi paesaggisti del Novecento
Un vero scrigno di bellezza che merita di essere scoperto a passo lento. Ecco qui cosa vedere a Mondonico dopo (o prima) la raccolta delle castagne.
I pannelli con i quadri di Carpi, Gola e Morlotti
Mondonico è detto il borgo degli artisti perché qui, in tempi e per motivazioni diverse, soggiornarono tre artisti: Emilio Gola, Aldo Carpi e Ennio Morlotti che vennero qui per ritrarre la bellezza dalla natura lombarda. Lungo le vie del borgo troverete diversi pannelli che vi accompagneranno nel percorso di conoscenza di questi pittori e che poi vi condurranno direttamente al ponticello da dove parte il sentiero dove raccogliere le castagne.
La chiesina di San Biagio
La chiesa di San Biagio è un po’ il simbolo di Mondonico. Si tratta di un edificio del 1300 che presenta sopra all’altare un affresco della Crocefissione mentre ai suoi piedi si trova un dipinto con le anime dannate che bruciano all’inferno. La chiesa custodisce anche i resti dei morti di peste riesumati in questo luogo conosciuto come “I mort de San Bias“.
Per chi arriva in auto, la vede spiccare sulla collinetta dove i filari di uva sono stati piantati a mo’ di chiocciola. Un paesaggio incantevole immerso nei campi con una piccola lingua d’asfalto che conduce dritta alla Chiesa.
La località “La squadra”
Si tratta di un crocevia, punto di incontro e di partenza per diversi trekking sul Monte di Brianza: nel pannello in legno trovate tutte le indicazioni del caso. Tempo fa vi avevamo consigliato il Ristoro alpino di San Genesio come riferimento per una scampagnata con i bambini. Vi avevamo indicato 3 trekking con tre livelli diversi di difficoltà per raggiungere questo rifugio. Quello più lungo parte proprio da qui. Se vi siete persi il post e volete raggiungere da qui il ristoro alpino, leggete questo post.
Con la parola squadra nel medioevo si intendeva un terreno privilegiato dal punto di vista fiscale. I terreni di questa zona, infatti godevano di esenzione dai contributi grazie ad un patto di fedeltà al Duca di Milano stipulato dalla comunità del Monte di Brianza.
Villa Maria
Villa Maria è uno degli altri simboli di Mondonico. L’edificio, con il suo caratteristico colore giallo, spicca tra gli altri edifici di carattere rurale, per la sua eleganza e maestosità. Da notare il grande orologio al centro della Villa e l’edicola votiva a Sant’Antonio di Padova inserita nel muro perimetrale dell’edificio.
La corte con il gelso secolare (Curt del Muron)
Proseguendo per la strada che porta al sentiero delle castagne, non mancate di entrare nella Corte che ospita nel suo mezzo, un vecchio gelso. Al suo interno, oltre a questa bellissima pianta monumentale, troverete l’immagine della Madonna detta della Madonna del Latte perché raffigurante Maria che allatta. Il dipinto, oggi purtroppo fortemente compromesso, fu una immagine vietata da San Carlo Borromeo perché ispirata agli scritti apocrifi.
La casa del Conte Emilio Gola
Una lapide affissa su un edificio non lascia spazio ad equivoci: “Qui tenne il suo studio il pittore conte Emilio Gola dal 1892 al 1923″. Il pittore proprio in questo periodo si ispirò al naturalismo lombardo e produsse alcuni dei suoi più bei lavori.
L’arco di Mondonico
Si tratta della parte più antica del paese facente parte di un vecchio castello risalente all’anno 1000. Da alcuni scritti pare che gli anziani ricordassero che sotto l’arco fosse presente un affresco (oggi perso per sempre) della fuga in Egitto.
L’angolo del relax
Si tratta di un angolo di recente creazione che racchiude in sé tutta la filosofia che regna in questo borgo. L’angolo del relax a Mondonico è una zona verde molto ben curata coi aiuole, fiori, panchine e un piccolo ruscello che vi scorre accanto. Un luogo intimo e raccolto dove abbandonarsi alla natura e al suo silenzio. Nell’angolo del relax si trova anche una graziosa biblioteca di libri dove prendere in prestito o lasciare i testi. C’è una fontanella ed anche le ciotole per dare da bere e da mangiare ai nostri amici a 4 zampe. Un angolo da tutelare e da vivere con discrezione affinché resti a disposizione di tutti.
Come arrivare a Mondonico. Autunno in Lombardia scoprendo il foliage nelle antiche ville brianzole.
Vi consiglio di raggiungere Mondonico arrivando dal centro di Olgiate Molgora e percorrendo il suggestivo Viale Sommi Picenardi. Si tratta di un viale completamente coperto dalle fronde degli alberi che durante il foliage è davvero suggestivo. Attraversate in auto il Viale Sommi Picenardi e proseguite lungo la strada. Davanti ai vostri occhi si aprirà la visuale sulle antiche ville brianzole con i loro parchi immensi e gli alberi secolari che in autunno si infiammano con le tinte accese del rosso, dell’arancione e del giallo. Un itinerario davvero suggestivo da vivere con tutti i sensi e macchina fotografica alla mano. Un pizzico di atmosfera british che vi darà la sensazione di essere stati catapultati per un istante nella campagna inglese.
Una volta giunti a Mondonico, per organizzare la vostra escursione alla ricerca delle castagne in Brianza e la visita al borgo, fate riferimento ai parcheggi indicati all’inizio di questo post.
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