Come andare in montagna in tempo di COVID 19. Le raccomandazioni del CAI

 

Andare in montagna al tempo del Covid 19 si porterà dentro una nuova sfida in questo anno horribilis. Non basterà dimostrare di essere in grado di sostenere dislivelli, di essere bravi arrampicatori e di essere equipaggiati a dovere. L’estate 2020 chiederà a tutti noi nuove competenze, nuovi schemi mentali, nuove abitudini e grandi sacrifici per tutti. Per chi fruisce della montagna, ma ancora di più per i suoi operatori: rifugisti, guide alpine, chi opera nel soccorso alpino e tutti coloro che sono legati allo splendido indotto dello delle Terre Alte.

Così come recita un Comunicato stampa del CAI, ogni appassionato di montagna sarà chiamato a fare la propria parte perché la ripresa delle attività non si trasformi in occasioni per la diffusione del contagio. Saranno fondamentali una cautela ancora più grande rispetto a prima e l’adozione di comportamenti responsabili nel rispetto delle norme vigenti in tempo di pandemia.

Potremo andare in montagna anche in tempo di COVID 19? Sì, potremo. Ma dovremo dimostrare di amare le Terre Alte ancora più di prima e di renderci parte attiva per poter continuare a camminare sui sentieri. Il Club Alpino Italiano ha stilato delle raccomandazioni essenziali rivolte non solo a tutti noi soci, ma anche a chi frequenta la montagna occasionalmente e magari incomincerà quest’anno a seguito di questa situazione.

Ecco qui di seguito i consigli del CAI per andare in montagna quest’estate. 8 semplici regole che ci aiutano a fare luce e a

Vai in montagna e rispetta le disposizione nazionali e territoriali

Questo significa che se vogliamo camminare sui sentieri in tempo di COVID 19 dobbiamo sapere che possiamo farlo solo se dotati di dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti quando necessario) e se risepttiamo il distanziamento sociale

Valuta le tue capacità

Una delle frasi più belle da quando faccio l’accompagnatore di Alpinismo Giovanile è che ci vuole più coraggio a tornare a casa vivi che a raggiungere una cima. Questo significa che in montagna dobbiamo sempre essere consci di ciò che stiamo facendo. Dobbiamo valutare le nostre capacità fisiche e quelle di chi cammina con noi scegliendo itinerari adeguati, controllando il meteo ed essere certi che in condizioni avverse troveremo un riparo.

Differenzia gli itinerari

Perché non fare delle limitazioni territoriali un punto di forza? Perché non cogliere l’occasione per andare alla scoperta di valli e borghi vicino a casa? Questa è l’occasione per scoprire i piccoli paradisi dietro casa rispettando la natura e soprattutto un modo per battere piste meno frequentate ed evitare le concentrazioni pericolose di persone.

Sostieni i Rifugi

Un punto che mi sta molto a cuore perché il rifugio è la realtà di montagna che rappresenta l’accoglienza, la voglia di fare comunità e di sentirsi uguali sotto lo stesso tetto. Scegliere un rifugio come meta significa scegliere di vivere la montagna così comìè. Non aspettiamoci ricercatezza, piatti da chef o trattamento in prima classe. Pensiamo piuttosto allo sforzo di chi ci lavora ed atteniamoci alle regole. Il rifugista è la persona attorno alla quale ruota la vita in quota: prenotiamo sempre, manteniamo le distanze e rendiamo il suo lavoro meno difficile.

Resta sui sentieri

Non è questo il momento di avventurarsi su vie impegnative o che prevedono l’uso di attrezzature alpinistiche che richiedono la vicinanza con altre persone. Ne avremo il tempo. Ma non ora.

Sii prudente

Percorri con lentezza e prudenza l’itinerario che hai scelto, segui i sentieri segnalati e quando incontri altre persone mantieni la distanza e usa la mascherina.

Mantieni alta l’attenzione

In caso di incidente le operazioni di soccorso potrebbero essere più complicate per la necessità di proteggere soccorritori e soccorsi dal rischio di contagio. Mantieni alta l’attenzione e attiva la funzione “seguimi” della app GeoResQ dello smartphone, tenendolo silenziato e utilizzandolo solo per necessità.

Rispetta le Terre Alte

Amare le Terre Alte è un concetto profondo che non si esaurisce percorrendo sentieri. Amare le Terre Alte significa  ricordarsi  sempre che i luoghi che per noi sono occasione di svago e benessere, rappresentano la “casa” delle popolazioni che in quelle montagne vivono. E’ importante contribuire a mantenerle ospitali, e ricordare che il nostro comportamento influisce sulle loro condizioni di vita e di salute.

Se questo vademecum vi piace, vi consiglio di stamparlo e di tenerlo nelle tasche dei vostri zaini come una cosa preziosa. Seguendo queste poche semplici regole potremo fare la nostra parte e fare la differenza dimostrando che se le montagne hanno saputo aspettarci, noi siamo degni del loro immenso abbraccio.

Scarica qui le raccomandazioni del CAI per andare in montagna in tempo di COVID 19