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Montagna Letture nello zaino

La montagna più alta: la prima ascesa sul Monte Bianco raccontata ai bambini

La montagna più alta: le immagini raccontano la prima ascesa al Monte Bianco

La Montagna  più alta è un libro edito da Rizzoli dedicato alla prima ascesa sul Monte Bianco raccontata ai bambini.

La vicenda si esplicita attraverso le splendide immagini di Pierre Zenzius che dipinge l’impresa con particolari e dettagli che rappresentano il vero elemento narrante del libro.

Preparatevi dunque a scoprire la vicenda facendola raccontare ai vostri bambini seguendo il filo narrativo che le immagini suggeriscono loro: un libro che si racconta ogni volta in modo diverso e che si presta a sognare le cime attraverso le illustrazioni.

La montagna più alta

Preparatevi anche a scoprire un pezzo di storia dell’alpinismo incontrando gelosie e invidie.

Vi ricordate la vicenda di Henriette d’Angeville, prima donna a salire sul gigante, quante difficoltà incontrò a livello umano?

Ecco, anche i protagonisti di questo libro non saranno esenti da pettegolezzi e cattiverie. Scopriteli tra le pagine di questo libro affascinate!

La Montagna più alta: la prima ascesa sul Monte Bianco tra bugie, invidie e rivalità.

La montagna più alta

Non esiste in questo libro una vera e propria trama perché la narrazione segue il ritmo delle immagini e il filo della fantasia. Tuttavia, nella prefazione di Enrico Brizzi, scopriamo l’alone di invidie, cattiverie e bugie che per tempo ruotarono intorno alla vicenda del primo alpinista a salire sul Monte Bianco.

La trama del libro passa in “secondo piano” rispetto alle immagini ma non può essere celata.

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Tre personaggi, a Chamonix, sono raffigurati in statue con lo sguardo rivolto alla vetta.

Sono Jacques Balmat (cercatore di cristalli e successivamente guida alpina), Horace-Bénédict De Saussure (scienziato) e Michel Gabriel Paccard (medico condotto). Attorno a questi tre alpinisti ruota la vicenda tra invidie e bugie della prima ascesa sul Monte Bianco.

A conquistare per la prima volta la vetta del Monte Bianco furono, di fatto, Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard che l’8 agosto del 1786 raggiunsero la cima alle 18.23 dopo circa 14 ore e mezza dalla partenza. L’impresa fu compiuta in modo straordinario senza corde, piccozze o scale. Restarono in quota per 34 minuti per poi ripartire e raggiungere dopo 4 ore la capanna punto base della spedizione.

Ma Paccard non era l’unico uomo a quel tempo ad avere questa ambizione. Anche Horace-Bénédict De Saussure voleva raggiungere l’obiettivo ma dopo tanti tentativi falliti, vide il proprio sogno di arrivare per primo sfumare.

Accecato di invidia, decise di assoldare Balmat per per mettere in dubbio l’impresa del collega e cancellarne la sua importanza. Un anno dopo, il 3 agosto 1787 Balmat e De Saussure raggiunsero la vetta passando di fatto per i veri conquistatori del Gigante. De Saussure ebbe quel che desiderava, Balmat passò alla storia come una guida alpina di grande fama anche se oggi, a conti fatti, non è che il primo grande bugiardo della storia dell’alpinismo, come spiega Brizzi.

Il povero Paccard morì così senza onori che arrivarono molto più tardi quando la verità venne a galla. A parziale risarcimento, nel 1986 venne aggiunta la sua statua a Chamonix accanto ai suoi “colleghi”.

Il libro racconta attraverso le immagini l’impresa di De Saussure e Balmat ma termina con una doverosa nota scritta in cui si svela la verità su Paccard per lungo tempo tenuta nascosta.

La Montagna più alta: come leggere il libro ai bambini

La montagna più alta

La narrazione del libro, fatta eccezione per poche brevi frasi, procede per immagini. Disegni bellissimi dove i piccoli particolari sono più preziosi di ogni parola. I colori, i personaggi che ad ogni pagina salgono un gradino sempre più alto della montagna, la loro impresa, prende forma su queste grandi tavole nelle quali perdere lo sguardo e appagare l’anima.

I bambini resteranno incantati davanti ai 19 personaggi e ne seguiranno di pagina in pagina le imprese. Dove si nascondono di volta in volta? I due alpinisti gemelli vestiti allo stesso modo, cosa fanno? Porteranno in cima la scala? E il tizio con l’ombrello, quello con la gabbia degli uccellini, arriveranno in cima?

La montagna più alta

Il titolo originale dell’opera è “L’ascension de Saussure” ed è proprio quel tizio in giacca rossa raffigurato con codino che cattura l’attenzione dei bambini. E ancor più di lui, il grande protagonista della salita sarà il suo cane. Sempre in prima fila, sempre pronto ad aprire la via. I bambini non perderanno mai lo sguardo attento su di lui e godranno ammirando l’ultima immagine che lo vedrà ritratto insieme al padrone sotto ad un cielo stellato in vetta.

La montagna più alta

De Saussure con il suo cagnolino

Raccontate ai bambini la storia seguendo la prefazione e poi lasciate che si abbandonino alle splendide tavole del libro. Saranno loro a raccontarvi gli eventi a seguendo la fantasia che li guiderà. Scoprirete ogni volta una storia nuova e punti di vista differenti. Ed imparerete insieme a loro che la vita va osservata da più punti di vista e che più di tutto, sono importanti i dettagli e le piccole cose.

E la nota finale, dedicata al Paccard ce lo conferma appieno.

La Montagna più alta: il messaggio rivolto ai bambini

La montagna più alta

La copertina del libro edito da Rizzoli

La Montagna più Alta è un libro di montagna per bambini. 

La sua recensione potrebbe essere ricondotta a poche essenziali parole: spiega la prima impresa di una grande scalata, quella del Monte Bianco.

E’ una storia che, nonostante i retroscena, racconta di passioni e di obiettivi. Racconta ai bambini che la montagna mette nel cuore grandi progetti. I bambini attraverso i colori delle immagini vivono le emozioni che si provano prima nel bosco, poi nel regno dei ghiacci e poi in vetta, magari seduti a terra ad ammirare una notte stellata in quota.

I toni delle pennellate passano dal verde muschio dei pini e del sottobosco, al bianco spumoso delle cascate al blu dei ghiacci. E poi scende il grigio della nebbia che tutto confonde  ed infine la coperta nera della notte che copre tutto fino al mattino. Una progressione di colori che cammina di pari passo con gli alpinisti della spedizione che raggiungerà la vetta del Monte Bianco nel momento stesso in cui girerete l’ultima pagina del libro.

La montagna più alta

Alcune brevi frasi scandiscono la narrazione e supportano le immagini

Una sinfonia che accende gli animi dei bambini e li accompagna in una ascesa ideale stando accoccolati sul divano o sdraiati nei loro lettini.

Il libro è consigliato dai 5/6 anni fino agli 11 indicativamente perché permette diversi tipi di approccio. Per i più piccini saranno le immagini a guidare la lettura. I più grandi apprezzeranno invece la vicenda storica, gli intrighi, le invidie e attingeranno alle immagini come supporto ad un capitolo della storia dell’alpinismo di grande portata.

Se vi piacciono i libri di montagna per bambini, vi invitiamo a scoprirli nella sezione dedicata del sito.

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Daniela

Moglie, Mamma di tre ragazze, insegnante, amante dei viaggi avventura on the road. Montagna, oudoor e tutto il bello che c'è nell'andare alla scoperta di luoghi nascosti

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