Trekking al Rifugio Brioschi: il rifugio del cuore in Lombardia a 2410 metri

Il trekking al Rifugio Brioschi è una di quelle escursioni che non possono mancare nelle esperienze degli appassionati di montagna  in Lombardia.

Così come sul Resegone e sulla Grignetta, almeno una volta nella vita bisogna dire di esserci stati. Il Rifugio Brioschi è il luogo del cuore degli escursionisti del lecchese ma è amato e conosciuto da tutti anche perché la Grigna, nei giorni tersi, la si vede da Milano e anche chi abita in città ne sente forte il richiamo.

Oltretutto il punto di partenza, la Valsassina, è proprio la montagna a due passi da Milano e quindi il rifugio Brioschi diventa davvero una meta da raggiungere in giornata partendo anche dal capoluogo.

Esistono diversi sentieri per raggiungere il Rifugio Brioschi: più o meno tecnici, più o meno impegnativi, vie invernali e vie estive. In qualsiasi modo lo raggiungerete sarà una grandissima soddisfazione che vi avrà regalato un trekking di tutto rispetto in mezzo a paesaggi spettacolari.

Trekking al Rifugio Brioschi: salita dalla Cresta di Piancaformia

Abbiamo scelto di organizzare il nostro trekking al Rifugio Brioschi facendo un giro ad anello che ci desse modo di non percorrere due volte lo stesso sentiero.

Siamo così partiti dal Cainallo lasciando l’auto nel grande parcheggio al Vò di Moncodeno. Per accedere al parcheggio è necessario pagare il ticket che costa 4 € con validità giornaliera. Il Ticket va esposto ben visibile e lo si acquista al parcometro posizionato al cancello del Rifugio Cainallo.

Dopo aver lasciato l’auto, ci siamo diretti verso il Rifugio Bietti. Senza raggiungerlo, abbiamo deviato verso il sentiero che indicava per la Cresta di Piancaformia e siamo arrivati in vetta alla Grigna Settentrionale dove si trova appunto il Rifugio Brioschi.

La Cresta di Piancafomia è una delle vie di accesso alla vetta del Grignone e, per essere precisi, la cresta nord-ovest della Grigna settentrionale. Si tratta di un bellissimo sentiero molto panoramico che, per le caratteristiche già insite nel suo nome, cammina per buona parte del tragitto in cresta alla montagna.

Il sentiero è piuttosto aereo e tecnico e lo sconsigliamo a chi soffre di vertigini o a chi è poco abituato alla montagna.

In alcuni punti vi troverete a superare roccette e due punti attrezzati con alcune catene: se non temete i tratti esposti e siete escursionisti esperti, nel periodo estivo, la Cresta di Piancaformia vi darà grandi soddisfazioni. Il sentiero che sale per la Cresta di Piancaformia è il N.19 poco dopo la cappelletta dalla quale si apre la vista sulla splendida Porta di Prada.

Il sentiero procede prevalentemente in cresta e nell’ultimo tratto si snoda nel grande ghiaione a ridosso del Rifugio. E’ questa forse la parte più impegnativa del tratto per via della pendenza, dello sfasciume sul quale vi trovate a camminare e per via delle catene per risalire l’ultimo tratto. Ma sarete ormai arrivati e la soddisfazione sarà davvero grande.

Dettagli tecnici del trekking al Rifugio Brioschi dalla cresta di Piancaformia

• Partenza: Passo del Cainallo Vò del Moncodeno
• Arrivo: Rifugio Brioschi passando per la Cresta di Piancaformia
• Dislivello totale dell’escursione: 1100 mt
• Sviluppo: 4,7 km
• Tempo di Percorrenza: 3.30 (soggettivo)
• Difficoltà: EE. Alcuni tratti esposti con roccette e catene da superare. Sconsigliato a chi soffre di vertigini

Trekking al Rifugio Brioschi: ritorno dalla Via della Ganda

Abbiamo scelto di percorrere la Via della Ganda al ritorno dal nostro trekking al Rifugio Brioschi per fare una variazione che ci permettesse di percorrere un sentiero ad anello.

La via della Ganda, nonostante non sia da sottovalutare, non presenta le difficoltà della Cresta di Piancaformia ed è uno dei sentieri facili per raggiungere il Rifugio Brioschi. Proprio per la sua facilità ben si presta per essere percorsa al ritorno senza dover affrontare in discesa il ritorno dalla Cresta.

Tuttavia il primo tratto, quello con le catene, è in comune con la Cresta di Piancaformia. Quindi sia che seguirete uno o l’altro sentiero, non potrete evitare i tratti attrezzati.

La Via della Ganda prevede un primo tratto nel vallone di detriti e di caverne tipiche dell’ambiente delle Grigne e poi percorre  un bel sentiero panoramico fino al Rifugio Bogani. Dal Rifugio Bogani si scenderà per ritornare al Vò di Moncodeno per riprendere l’auto.

Info in breve

• Partenza: Rifugio Brioschi
• Arrivo:  Passo del Cainallo Vò del Moncodeno passando dalla Via della Ganda
• Dislivello totale dell’escursione: 1030 mt
• Sviluppo: 5,4 km
• Tempo di Percorrenza: 3.30 (soggettivo)
• Difficoltà: E, per tutto il percorso  salvo gli ultimi metri dove diventa EE per le catene finali.

Cosa fare in vetta alla Grigna e al Rifugio Brioschi

• Una volta raggiunto il Grignone sarà davvero una bella soddisfazione. Vi troverete a quota 2410 metri di altitudine. Intorno a voi un paesaggio mozzafiato e davanti al vostro sguardo, affacciandovi alla balconata, la cugina Grignetta ossia la Grigna meridionale. Noi l’abbiamo vista a malapena perché era coperta da nubi che parzialmente la nascondevano.
• Lo spazio a disposizione è abbastanza limitato ma permette comunque di osservare quello che vi sta intorno. Raggiungete la Croce di Vetta e toccatela perché, come dicono i montanari, se non l’avete toccata, non siete realmente giunti in vetta!

• Scattate millemila foto e non perdetevi una buona birra come giusta ricompensa del vostro sforzo.
• Entrare al Rifugio e incontrare il suo ospite d’eccezione: Claudio Ghezzi, alpinista originario di Missaglia famoso per aver festeggiato recentemente il suo record di salita al rifugio: 5000 volte. Claudio è un’icona del Brioschi amato e stimato nell’ambiente della montagna, sarà lì ad accogliervi insieme ai rifugisti

Cosa mangiare al Rifugio Brioschi

Sicuramente mangiare in rifugio dopo un trekking c è un’esperienza tutta da vivere e che dà soddisfazione dopo un bel trekking come questo. Il cibo del Rifugio è ottimo tra primi piatti come pizzoccheri e secondi di polenta, spezzatino, formaggi e buon vino ed è quello tipico dei posti di montagna. Da sottolineare l’impegno del Rifugio di essere green: il cibo viene servito su piatti e con posate compostabili.

Si può salire al Rifugio Brioschi con i bambini?

La risposta è nì. Nel mio post dedicato ai Rifugi più belli in Lombardia da raggiungere con i bambini lo avevo incluso indicando precise  precauzioni.

I bambini possono salire al Rifugio Brioschi se sono bambini piuttosto allenati, avvezzi alla montagna. in grado di sopportare dislivelli di una certa portata e capaci di muoversi su sentieri impegnativi e in alcuni punti esposti. Quindi sconsigliamo assolutamente questo rifugio alle famiglie poco esperte o ai bambini non abituati alla montagna.

L’ultimo tratto con le catene, data la pendenza, potrebbe essere difficoltoso quindi, anche questa è una delle variabili che dovete prendere in considerazione.

Ad ogni modo, se siete con bambini e non siete escursionisti esperti, vi consigliamo vivamente di evitare la Cresta di Piancaformia e preferire la Via della Ganda.

Un modo interessante per raggiungere il Rifugio Brioschi con i bambini senza far fare loro troppa fatica, è quello di dividere in due il trekking. Potreste raggiungere il primo giorno il Rifugio Bogani, restare a dormire e poi il giorno dopo affrontare l’altra parte di trekking. Indicativamente, dal Rifugio Bogani, vi trovate a metà strada, pertanto è un buon modo di “spezzare in due il dislivello” e di trascorrere, eventualmente una notte in rifugio che per un bambino è davvero una grande emozione.

Informazioni riassuntive e pratiche per questo Trekking al Rifugio Brioschi

Andata – Cresta di Piancaformia

• Partenza: Passo del Cainallo Vò del Moncodeno
• Arrivo: Rifugio Brioschi
• Sentiero: n.19 Cresta di Piancaformia – esposto con alcuni tratti con catene
• Ricordare: acquistare il ticket presso Rifugio Cainallo. € 4,00 con rimborso di 2 euro con consumazione presso enti aderenti
• Dislivello: 1100
• Sviluppo in pianta: 4,7 km

Ritorno  – Via della Ganda

• Partenza: Rifugio Brioschi
• Arrivo:  Passo del Cainallo Vò del Moncodeno passando dalla Via della Ganda
• Dislivello totale dell’escursione: 1030 mt
• Sviluppo: 5,4 km
• Tempo di Percorrenza: 3.30 (soggettivo)
• Difficoltà: E, per tutto il percorso  salvo gli ultimi metri dove diventa EE per le catene finali.

Dati totali Escursione

• Dislivello: 1100 mt
• Lunghezza: 10 km
• Tempo di percorrenza totale: circa 6/7 ore di cammino (soggettivo)
• Attrezzatura: non serve kit da ferrata